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Intelligenza artificiale e banche fanno volare le borse mondiali

Intelligenza artificiale e banche. Ecco la combinazione che ha fatto brillare le borse mondiali, con Piazza Affari al top (+9,2%) nel primo semestre dell’anno. Il primo trimestre è stato boom, poi è arrivato un secondo trimestre con un ottimismo più rallentato. Il freno è stato messo dalla diversa politica monetaria della Fed e della Bce (la prima ha preso tempo, mentre Bruxelles ha iniziato il taglio dei tassi ma senza slancio) e dall’incertezza politica (post elezioni europee e consultazioni in Francia). Ma alla fine, a conti fatti, i primi sei mesi dell’anno sono stati un vero successo per alcune borse, che hanno registrato risultati eccellenti (Italia, Olanda, Stati Uniti, Tokyo), mentre per altre c’è stata più fatica (Parigi prima di tutto).

Piazza Affari con un incremento del 9,2% in Europa è in vetta, seconda solo all’indice olandese che ha superato il 17%, grazie soprattutto alla corsa all'intelligenza artificiale con aziende come ASM (+51,5%) e ASML Holding (+41,4%). Milano ha iniziato a metà 2022 la sua corsa, conquistando sei trimestri consecutivi di crescita. La scia di guadagni costanti si è interrotta nell’ultimo trimestre dell’anno (molto a causa delle incertezze politiche della vicina Francia), ma il semestre si è chiuso in modo nettamente positivo, poco sotto il 10%. “Tra i migliori, il settore finanziario si è distinto particolarmente, con il settore bancario che ha registrato un'impressionante crescita del +32,63% e quello assicurativo del +25%. Unipol ha guidato la crescita, chiudendo il semestre in cima grazie al suo progetto di razionalizzazione societaria, che includeva la fusione per incorporazione della controllata assicurativa UnipolSai. Questa mossa ha ricevuto un'accoglienza positiva dal mercato, come dimostrato dal balzo del 21% del titolo in una sola seduta il 16 febbraio. Il mercato sembra soprattutto scommettere sul dossier MPS. Il polo Unipol +, costituito dal titolo del gruppo assicurativo bolognese e dalle sue due partecipate bancarie (Bper Banca e Bca Pop Sondrio), alimenta infatti le speculazioni sulla volontà del gruppo bolognese di dare vita a un terzo polo bancario che unisca gli asset di Siena con quelli degli istituti di cui è già primo azionista. Non sorprende quindi vedere Unipol trionfare a Piazza Affari con un +87%, seguita da BPER a +65% e in quarta posizione MPS con un +62%. In terza posizione troviamo tuttavia Saipem, grazie a solidi risultati finanziari e una forte raccolta ordini”, spiega Gabriel Debach, italian market analyst della community di investimenti eToro. Tra i titoli peggiori sulla piazza di Milano sicuramente nel semestre ci sono stati Telecom Italia, Nexi e STM. Per molti titoli le sfide sono state importanti in questa prima parte di anno, ma il 58% ha chiuso in progresso, cioè 23 su 40.

I risultati di Piazza Affari sono decisamente superiori a quelli degli altri mercati europei (eccetto Amsterdam). Francoforte +8,8%, Madrid +8,3%, Londra +5,6% e Parigi -0,8%. In Germania tra i titoli ha dominato Siemens Energy (+102%), in Spagna Banco de Sabadell (+62%), nel Regno Unito invece Rolls Royce (+42%) e NatWest Group (+42%). Il settore bancario ha trainato diverse borse europee, in Italia, Spagna e Regno Unito soprattutto. Mentre il boom di Wall Street deve ringraziare l’industria dell’intelligenza artificiale. I mercati statunitensi hanno avuto un semestre con una vitalità superiore all’Europa: Nasdaq quasi + 17%, S&P 500 + 14,5%, con Nvidia e le Mega Cap responsabili del successo. Secondo il Financial Times il 60% dei guadagni da inizio anno sono stati generati dalle sole big (Nvidia, Apple, Microsoft…) e Nvidia da sola ha contato per il 31% dell’incremento. E gli altri titoli? Non significativi e questo può essere un campanello d’allarme per il prossimo semestre. Ottimi risultati anche in Asia: +28.5% per Taiwan e +19.1% per Tokyo. “Il successo del TAIEX è stato trainato dalla forte domanda nel settore dell'intelligenza artificiale, mentre il Nikkei ha beneficiato del crollo dello yen”, spiega Gabriel Debach.

E ora? Sul secondo semestre di Piazza Affari e di tutti i mercati del mondo peseranno l’andamento dell’inflazione (si stabilizzerà? A quale velocità), le politiche monetarie (a quale ritmo il taglio dei tassi?), le questioni politiche (ballottaggio in Francia ed elezioni politiche negli Stati Uniti), le tensioni geopolitiche (le guerre in Ucraina e in Medio Oriente). “Sebbene luglio tenda tradizionalmente ad essere un mese positivo per i mercati, il terzo trimestre spesso registra risultati negativi. In questo scenario, un riposizionamento verso asset più difensivi potrebbe rivelarsi prudente, soprattutto considerando che i livelli di volatilità sono rimasti insolitamente bassi nel corso dell'anno. Questa strategia potrebbe aiutare gli investitori a mitigare i rischi in un periodo che si preannuncia turbolento”, suggerisce Gabriel Debach. Per gli investitori a Piazza Affari gli occhi resteranno puntati nei prossimi mesi sempre sul dossier MPS e su Telecom. Stellantis (-30% nell’ultimo trimestre) verrà tenuto “attenzionato”. “Nel contesto di un euro sotto pressione a causa del rischio politico, potrebbe essere utile monitorare titoli con una visione maggiormente internazionale, e che quindi potrebbero beneficiare da un euro più debole. Tra questi, si distinguono aziende come Prysmian, Recordati e Diasorin”, consiglia l’analista di eToro.
Secondo diversi esperti potrebbero arrivare opportunità interessanti anche per le azioni legate alle attività cruciali per la transizione energetica (come Enel e Snam) e alle banche che mostrano una gestione solida in tempi di tagli dei tassi d’interesse. Lusso, energia e tecnologia restano settori da monitorare ancora nei prossimi mesi.

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