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Fulmini, vento e pioggia: allagamenti e disagi tra Bassa e Medio Friuli, danni anche nel Pordenonese

UDINE. Pioggia. Tanta pioggia. E poi fulmini, improvvise raffiche di vento con punte fino a 100 all’ora che hanno sradicato alberi, danneggiato tetti e costretto i vigli del fuoco a un super lavoro tra allagamenti e strade rese impraticabili dall’acqua.

A Pantianicco in tre ore, nel pomeriggio di lunedì 1 luglio, sono caduti 90 millimetri di pioggia. Le prima richieste di intervento al comando di via Popone a Udine però sono arrivate già in tarda mattinata. Alle 11 in via Vittorio Veneto a Reana si è allagato un garage mentre in largo dei Cappuccini a Udine sono stati rimossi alcuni rami pericolanti.

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Alcuni alberi sono caduti a Grimacco in località Dolina e a Pavia di Udine, in via Casali Caiselli due corsie sono state completamente bloccato dal tronco di un grande albero. Altri alberi sono caduti a Drenchia e a San Pietro al Natisone.

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Alle 15 è stato richiesto l’intervento dei pompieri in via Ginnasio vecchio, nei pressi di piazza XX settembre e del tribunale perché un tombino non riusciva più a ricevere l’acqua. A Grimacco altri alberi sono caduti danneggiando i cavi della corrente elettrica e a Rivignano Teor, in via Silvio Pellico il seminterrato di un’abitazione è stato invaso da mezzo metro d’acqua. Un altro palo della corrente elettrica è stato abbattuto a Ronchis di Latisana lasciando via Nagoris senza elettricità.

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Sempre a Ronchis, in via Bolzeto, è stato parzialmente scoperchiato il tetto di un’abitazione e alcuni alberi sono finiti addosso a un condominio. Un camion è finito fuori strada in via Latisana a Rivignano Teor e in via Tullio a Udine sono stati segnalati dei rami pericolanti.

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Disagi sulla strada provinciale 43 da Torsa a Pocenia, bloccata dal crollo di un albero. Alle 17 in via Giovanni Guerin a Ronchis alcuni alberi hanno tranciato i cavi della corrente mentre in viale delle Ferriere a Udine è stato segnalato un albero pericolante di 4 metri.

A Cividale, in viale Gemona un altro albero si è abbattuto su due auto in sosta senza fortunatamente ferire nessuno. Via San Lorenzo a Codroipo è finita sott’acqua come anche via Varmo, via Ottavo Bersaglieri, via Volturno (chiusa al traffico) a Rivignano Teor dove è stato parzialmente allagato anche il ristorante Al Diaul.

Attimi di paura, poi, intorno poco dopo le 18 quando un’auto è rimasta in panne nel sottopasso che collega Pradamano e Lovaria. Anche in quel caso fortunatamente non ci sono stati feriti.

A Pocenia nel tardo pomeriggio sono caduti due pali dell’illuminazione in direzione Torza mentre a Ronchis il tetto di un’abitazione di via Bolzedo ha subìto danni e in via Giuseppe Garibaldi un’altra casa è stata quasi completamente scoperchiata essendo stati divelti circa 100 metri di tetto. Intorno alle 19 due abitazioni si sono state parzialmente allagate in via Cavour a Rivignano e a Varmo.

A Talmassons la strada provinciale 7 è rimasta bloccata da un albero. A Pozzuolo del Friuli la carrozzeria 2000 di via Quarto Genova si è trovata più di un metro d’acqua in officina e alle 18.55 un’automobile è rimasta bloccata a causa dell’acqua nel sottopasso dell’autostrada in via Conceria.

A Teor anche gli uffici comunali di via Roma sono stati invasi dall’acqua e a Ronchis un camino è rimasto a penzoloni sulla strada. Le raffiche di vento hanno letteralmente sradicato anche tre cipressi nel cimitero di Campomolle frazione di Rivignano Teor e altri due sono rimasti danneggiati così come alcune tombe.

Pesanti disagi anche nel Pordenonese, dove nel primo pomeriggio un treno regionale è rimasto bloccato a seguito della caduta sui binari di un albero, lungo la linea Sacile-Maniago, fra Aviano e Budoia. A causa dell’incidente si sono verificati ritardi e soppressioni ed è stato attivato un servizio di bus sostitutivi.

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Di misure ben superiori, invece, l’albero si è schiantato, nel pomeriggio di lunedì 1 luglio, sulla passerella a Prà Castelvecchio a Sacile: il ponticello inarcato sul fiume Livenza è stato chiuso con urgenza dal sindaco Carlo Spagnol. «Gli eventi metereologici hanno causato la caduta di un albero sulla passerella ciclo-pedonale di Prà Castelvecchio – ha comunicato il primo cittadino -. Il passaggio è attualmente impraticabile fino a nuova comunicazione».

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Non c’è evidentemente pace per il “ponte che balla” installato nel futuro Parco urbano: la passerella costruita tre anni fa non ha superato un collaudo a causa delle oscillazioni della struttura. Il transito ciclopedonale era aperto con una strozzatura centrale per ragioni di sicurezza e il crollo di lunedì 1 luglio ha messo fuori gioco il passaggio da Foro Boario a via Carducci.

E’ un’altra gatta da pelare per la sistemazione del ponticello al tavolo degli avvocati municipali e del progettista.

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