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Lavori all’incrocio di Biò, entro luglio apre il senso alternato

Borgofranco d’Ivrea

Dopo il sopralluogo del vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, ha preso il via la messa in sicurezza dell’incrocio di Biò, nel quale convergono la strada provinciale 73 della Serra e la 74 di Chiaverano. Punto di incontro tra le due provinciali, l’incrocio costituisce un importante collegamento tra Canavese, Biellese e Valle D’Aosta, utilizzato da centinaia di pendolari ogni giorno per recarsi sul posto di lavoro. Dal 5 maggio tuttavia la circolazione, sia veicolare che pedonale, è vietata a causa del cedimento del muraglione di controripa in cemento, con relativa caduta di detriti proprio all'altezza dell'incrocio tra le due provinciali. Da qui diverse soluzioni sono state proposte dai sindaci coinvolti, tra le quali la pista all’altezza del rio dei Mulini che va a inserirsi nella provinciale 73. Tutte soluzioni tampone. E se inizialmente i tecnici di Città metropolitana avevano già predisposto un primo intervento volto a ripristinare la circolazione stradale, il movimento franoso ben visibile aveva reso necessari altri monitoraggi e la modifica della progettazione. Ora però i lavori di messa in sicurezza sono finalmente iniziati, e si spera che l’incrocio torni percorribile almeno a senso unico alternato già dalla fine di luglio, clima permettendo. «Con i blocchi in cemento viene costruito un muraglione di contenimento alle eventuali colate dal versante – spiega il sindaco Fausto Francisca –. Contemporaneamente si sta allargando la carreggiata verso rio dei Mulini, così da permettere il traffico a senso unico alternato. I lavori proseguono a ritmo serrato anche nel versante sovrastante la provinciale 73. Salvo evento atmosferici sfavorevoli i tempi dovrebbero sensibilmente ridursi per il traffico a senso unico alternato. Nel frattempo geologi e ingegneri proseguono nella progettazione delle opere di versante per la messa in sicurezza». Una volta terminati questi lavori, partiranno subito gli interventi per la messa in sicurezza definitiva del versante e della sede stradale. Il profilo idrogeologico del versante di frana risulta infatti così a rischio da rendere insufficiente un semplice intervento di rifacimento del tratto di muro crollato. Saranno necessari interventi più approfonditi, come il taglio della vegetazione e la posa di griglie di protezione sul versante a rischio frana. —

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