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Addio alla prof Miradoli, la scuola e lo sport la sua vita

PAVIA. Una donna moderna, di fine intelligenza, innamorata dell’insegnamento e sportiva appassionata. Gli amici e i parenti ricordano così Mariantonia Miradoli, ex insegnate della scuola media Leonardo, mancata la scorsa notte all’età di 93 anni. Era stata la moglie di Piergentino Zatti, ingegnere, dirigente della Necchi e giocatore di basket della gloriosa squadra pavese di pallacanestro negli anni ’50, scomparso nell’agosto del 2022.

Una grande famiglia

Con lui aveva condiviso l’amore per il basket e per la famiglia. Quattro figli, dieci nipoti e un pronipote ai quali ha voluto dedicare tutta la sua esistenza. Era molto legata a Pavia, città in cui nacque e che lasciò solo quando, durante la seconda guerra mondiale, venne sfollata a Carbonara con i suoi famigliari. Si iscrisse al liceo Foscolo e poi all’università dove si laureò in Scienze naturali.

L’amore per lo sport

Fu il padre, grande sportivo e giocatore di calcio nel Pavia, ad avvicinarla al basket, disciplina su cui ripiegò indirizzandovi la prima delle sue tre figlie femmine. E Mariantonia riuscì a garantirgli le migliori soddisfazioni: giocò in serie A e divenne capitana della squadra. Entrò nella prima formazione femminile costituitasi a Pavia con cui scalò le classifiche del campionato nazionale, guadagnando il podio. Fu su quei campi da basket che conobbe Piergentino Zatti, il futuro marito. Campi che lasciò dopo la laurea e il matrimonio. Furono quelli gli anni della svolta. Mariantonia Miradoli iniziò a dedicarsi ai suoi allievi.

L’orgoglio per i figli

E ai figli di cui era molto orgogliosa. Stefano Zatti, 66 anni, laureatosi in Matematica a Pavia, poi approdato all’università di Berkeley e alla Nasa, è stato Chief security officer agenzia spaziale europea; Giovanni, 65 anni, è primario di Ortopedia all’ospedale San Gerardo di Monza, docente all’università Milano Bicocca; Giuseppe, 62 anni, enologo, ha scelto di seguire l’azienda agricola di Castana; Andrea, 54 anni, professore universitario, rettore del collegio Cairoli, già presidente della Fondazione Romagnosi di cui ora è membro del Cda, giocatore di basket in serie A e capitano della Fernet Branca Pavia in A1.

«È stata una mamma molto amorevole, un appoggio costante nella nostra vita – fa sapere Andrea Zatti -. Amava la sua scuola e l’insegnamento al quale si dedicò con passione. E amava la sua famiglia. Seguì le orme della nonna, laureatasi in Scienze naturali nel 1906, e visse in un contesto di emancipazione che le permise di studiare e lavorare. Era una donna riflessiva e in casa aveva un ruolo organizzativo, complementare a mio padre». I funerali si terranno mercoledì alle 11 nella chiesa del Santissimo Salvatore. —

Stefania Prato

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