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Il Mattarella inaugura al Generali Convention Center di Trieste la Settimana sociale «Al cuore della democrazia»

TRIESTE Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è giunto a Trieste oggi pomeriggio, mercoledì 3 luglio, per la cerimonia di apertura della Settimana sociale dei cattolici i«Al cuore della democrazia».

Il Capo dello Stato si è recato al Generali Convention Center in Porto Vecchio: il suo intervento è previsto intorno alle 17:30 qui e non più in piazza dell’Unità d’Italia: una decisione, come è stato comunicato oggi, decisa a fronte delle incerte previsioni meteo.

L’accoglienza

Al Centro congressi Mattarella è stato accolto dal sindaco della città Roberto Dipiazza, dal presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, dal vescovo di Trieste monsignor Enrico Trevisi, e dal presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi, mentre risuonava l’Inno di Mameli.

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L'intervento del cardinale Zuppi, presidente della Cei

«Ringrazio il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la sua presenza che onora questa Settimana e lo ringrazio per il suo servizio di custode e garante della democrazia e dei valori della nostra Repubblica e dell'Europa». Sono le parole - applaudite dal pubblico - del cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, all'inizio del suo saluto.

Zuppi ha rivolto il suo saluto anche al presidente della Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, alla città di Trieste, con le autorità civili e religiose - il prefetto Pietro Signoriello, il sindaco Roberto Dipiazza e il vescovo Enrico Trevisi -, ai rappresentanti delle Chiese e delle Comunità religiose, e «a tutti i partecipanti alla 50/a Settimana Sociale dei cattolici in Italia».

«Dal 1907 a oggi il cattolicesimo italiano non è rimasto a guardare, non si è chiuso in sacrestia, non si è fatto ridurre a un intimismo individualista o al culto del benessere individuale, ma ha sentito come propri i temi sociali, si è lasciato ferire da questi per progredire verso un ordine sociale e politico la cui anima sia la carità sociale (Fratelli tutti, 180)».

«Ha pensato e operato non per sé ma per il bene comune del popolo italiano - ha proseguito il presidente della Cei -. E il bene comune non è quello che vale di meno, ma è quello più prezioso proprio perché l'unico di cui tutti hanno bisogno e che dona valore a quello personale».

«Questa è la bellezza della Chiesa cattolica - ha aggiunto Zuppi -, con i suoi limiti e miserie umane, ma che, come diceva De Lubac, "presenta un carattere eminentemente sociale, che non si potrebbe misconoscere senza falsarla”. Andiamo fieri di questa storia e siamo felici di vivere questi giorni a Trieste, in una terra di confine, segnata dal dialogo interculturale, ecumenico e interreligioso, da tanta sapienza antica e recente, porta che unisce est e ovest, nord e sud, ma anche terra segnata da ferite profonde che non si sono del tutto rimarginate», ha detto ancora.

La visita

Mattarella e il suo staff sono atterrati all’aeroporto di Ronchi attorno alle 14.30. Alle 18 è previsto il ritorno allo scalo per il rientro a Roma. Non sono previsti ulteriori appuntamenti pubblici.

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