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Il popolo della solidarietà alla settimana sociale dei cattolici di Trieste

Il popolo della solidarietà alla settimana sociale dei cattolici di Trieste

foto da Quotidiani locali

Scarti e oggetti buttati via, persone ai margini. Le varie realtà che hanno riempito Trieste di stand nei “villaggi delle buone pratiche” hanno in comune il saper guardare tutto ciò con uno sguardo diverso, valorizzandolo e rendendolo qualcosa di bello e utile per la collettività, lavorando insieme ad altri.

Si tratta di un tipo di esperienza che può trovare in un violino speciale, raffigurato in foto, un simbolo. Uno strumento che è stato gettato via, e trovato, danneggiato e senza corde nella spazzatura.

E che è stato portato in salvo nell’aprile dello scorso anno e consegnato al maestro di musica Matteo Fanni Canelles, direttore dell’Accademia Ars Nova di Trieste. Lui se n’è preso cura e l’ha restaurato assieme a un liutaio. «C’era un’etichetta su cui era scritto “restaurato nel 1935”, quindi ho pensato che potesse essere dell’Ottocento.

Avevo certamente capito subito che non era un violino di quelli prodotti in massa di scarso valore ma non avevo compreso che si trattasse di un prodotto di altissima liuteria», racconta Fanni Canelles.

«Il liutaio mi ha detto che lo stile della tastiera è di fine Settecento e che è stato usato tantissimo. Ha un suono stupendo, come quello di uno strumento da 50 o 60 mila euro», aggiunge Fanni Canelles.

Ieri una ragazzina austriaca di 13 anni, Lorea Mimura, vincitrice di un concorso internazionale promosso dall’Accademia Ars Nova, l’ha suonato in piazza Unità, sul palco dal quale il Papa presiederà la messa.

«Abbiamo interessato il Vaticano, perché ci è sembrato un esempio degli insegnamenti di Bergoglio», aggiunge Fanni Canelles.

E infatti simili esperienze di valorizzazione degli scarti si vedono in moltissimi dei circa settanta stand che punteggiano la città. Ciascuno porta un esempio forte di solidarietà, da ogni parte della penisola.

Una scuola professionale di Fonte, in provincia di Treviso, ha sfidato i suoi allievi a realizzare un mezzo funzionante con un’Ape car abbandonata e un motore ancora funzionante di una motocicletta. Ma i ragazzi dagli scarti hanno costruito anche una statua/supereroe che promuove la donazione del sangue, e pure una ventina di lampade che davvero sembrano strutture di design.

Pure i progetti di sensibilizzazione ambientale promossi dalla comunità Laudato Si’ di Treviso puntano a promuovere la cultura del riciclo, del valore delle risorse. E c’è anche l’esperienza del Sermig che ha trasformato un edificio abbandonato e fatiscente a Torino, ex fabbrica di armi, in un luogo per la comunità.

Ma c’è anche l’idea che la persona non possa essere considerata una scarto. E in questo sono particolarmente forti le esperienze fatte con i detenuti o con le persone che hanno una condanna penale, troppo spesso dimenticate nelle carceri, così sovraffollate e al limite da diventare una sorta di discarica umana dove si perde ogni speranza. Così gli scout Agesci di Gradisca hanno fatto un’esperienza al carcere di Gorizia e appreso che tra i detenuti ci sono molti che come loro amano camminare in montagna, e hanno giocato con loro, sfidandoli a indovinare qual è il metodo più efficace per riempire lo zaino in vista di un’escursione.

Un momento di svago e di normalità. E proprio della responsabilità del coinvolgimento della comunità nel gestire il tema della giustizia si occupa l’ufficio di esecuzione penale esterna. Cerca modi in cui la pena possa riparare il danno fatto alla comunità, permettendo nello stesso tempo il reinserimento nella società.

Ma i vari enti dagli stand mettono in mostra anche lavoro con le persone senza fissa dimora, i migranti e i minori in affido famigliare per sentenza del tribunale.

Un tipo di lavoro che arricchisce la società ma che resta spesso invisibile come quelli che cerca di aiutare e ora a Trieste trova una vetrina dove mostrarsi alla città e all’Italia, un palcoscenico dove far sentire la sua musica, proprio come è avvenuto con il violino misterioso, buttato nella spazzatura, che ieri sera nelle abili mani di una ragazzina talentuosa, ha fatto sentire note meravigliose.

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