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Sacile, arrivano i carabinieri e ingoia ovuli di eroina e cocaina: condannato a 10 mesi

Alla vista della pattuglia del radiomobile di Sacile, ha ingoiato due ovuli con 0,8 grammi di cocaina l’uno e 0,9 grammi di eroina l’altro. Era il 20 aprile 2021.

Frank Iyodo, 32 anni, di origine nigeriana e senza fissa dimora, si trovava a bordo di una Peugeot grigia. Era arrivato in treno da Treviso.

Alla guida dell’auto c’era un giovane di Porcia, noto ai carabinieri come un consumatore di droga. I carabinieri del radiomobile di Sacile, impegnati in un servizio di controllo, hanno notato quest’ultimo sull’auto e lo hanno riconosciuto.

Sul sedile del passeggero c’era un giovane di colore che all’arrivo dei carabinieri ha aperto bruscamente la portiera. Un appuntato l’ha bloccato.

Il comandante del radiomobile Ilario Zille, a bordo della pattuglia, ha chiesto al conducente perché si trovasse a Sacile. Il giovane ha ammesso di aver contattato su whatsapp l’imputato, da lui conosciuto con il nome di John, per la consegna di una dose e di averla pagata 120 euro.

L’arrivo dell’Arma, però, avrebbe impedito la consegna. I carabinieri hanno portato Iyodo in ospedale, dove ha evacuato gli ovuli. I carabinieri hanno perquisito Iyodo, trovando i 120 euro in contanti. Gli sono stati sequestrati anche i cellulari.

Giovedì 4 luglio il giudice Eugenio Pergola ha condannato Iyodo a 10 mesi di reclusione per la cessione del 20 aprile (di fatto mai avvenuta) e lo ha assolto invece perché il fatto non sussiste da ulteriori cessioni (riferite dal consumatore). L’avvocato Alessandro Sperotto attende le motivazioni per valutare l’appello.

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