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Piano assunzioni in grande: in Arma infissi servono altri 200 addetti

Caluso

L’Arma infissi srl di Caluso, cresce e assume nuovi addetti, che ha iniziato a cercare già in questo periodo.

Il piano di assunzioni, in corso, procede comunque di pari passo con lo sviluppo dell’azienda.

Dopo il recente acquisto di un secondo e molto più grande sito produttivo, sempre in via Martiri, gli addetti sono già saliti a cento. L’obiettivo è di raggiungere quota 300. L’Arma diventerà quindi la più grande azienda del calusiese superando per numero di addetti la Margaritelli.

In questa fase si cercano addetti alla produzione da occupare a tempo pieno dal lunedì al venerdì.

Al candidato viene richiesto un minimo di esperienza nella mansione, buone capacità relazionali e orientamento lavoro in team, buone capacità organizzative. Oltre a ciò viene richiesta cura e meticolosità durante il lavoro.

Il candidato prescelto si occuperà della gestione delle attrezzature della linea di produzione.

Si ricercano inoltre figure di posatore trasfertista da inserire nel team. La risorsa si occuperà della posa in opera di infissi e serramenti in pvc e della manutenzione.

Il curriculum dei candidati può essere presentato direttamente nella sede dell’azienda in via Martiri d’Italia 9.

Il piano di nuove assunzioni era scattato due anni fa con il boom del mercato delle ristrutturazioni ed gli incentivi del Governo.

L’Arma progetta, costruisce e commercializza a proprio marchio serramenti e infissi in Pvc.

La caratterizza il fatto di aver saputo unire alla tradizione artigianale la ricerca e le nuove tecnologie, unione che ha permesso di ottenere un prodotto che soddisfa sia il più esigente dei professionisti, sia l’utente privato che vuole ristrutturare casa.

La produzione si avvale di impianti tecnologicamente all’avanguardia, in grado di poter mantenere un trend sicuro e sempre in evoluzione. Nel 2022, un team di 70 collaboratori e collaboratrici ha prodotto circa 15.000 porte e finestre in Pvc per committenti privati prevalentemente in Piemonte e nell’area metropolitana di Torino.

Tutto in un contesto già critico e mai così incerto, il mondo delle aziende del Canavese. Che tiene nonostante tutto. Lo dicono gli indicatori economici fino a fine 2023, ma preoccupa fin d’ora l’aumento imprevisto della cassa integrazione ordinaria, con un incremento vertiginoso del 47% andato delineandosi nella prima parte di quest’anno. È quanto emerge dai dati elaborati da Confindustria Canavese, Agenzia Piemonte lavoro, camera di commercio di Torino relativamente agli ultimi dodici mesi. Per la prima volta l’elaborazione comprende la fotografia dei 158 Comuni del Canavese, sulla base del report territoriale Istat 2021, grazie al quale è possibile il confronto puntuale tra Canavese e Città metropolitana di Torino, Torino capoluogo, Piemonte, Valle d’Aosta, Italia.

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