F1, la Ferrari è in difficoltà anche a Silverstone. Gli ultimi aggiornamenti sono un buco nell’acqua?
È andata in archivio la giornata inaugurale del Gran Premio di Gran Bretagna di Formula 1. In ottica Ferrari, il tema forte è stato rappresentato dalle prove comparative. Charles Leclerc è sceso in pista con l’evoluzione aerodinamica introdotta al Montmelò, mentre Carlos Sainz ha girato con il fondo usato a Imola.
Insomma, la conferma implicita di come, indipendentemente dalle dichiarazioni ufficiali, gli ingegneri stessi nutrano perplessità relative all’efficacia di quello che avrebbe dovuto essere un upgrade della SF-24, rivelatosi sinora un autentico buco nell’acqua. Magari ha ragione Frederic Vasseur quando sostiene che le novità consentono di avere più carico aerodinamico, cionondimeno se gli svantaggi sono maggiori dei benefici, è evidente come si abbia a che fare con un qualcosa di controproducente.
L’esito? Il ventisettenne del Principato più rapido del ventinovenne spagnolo di 22 millesimi nella FP1, mentre il differenziale è aumentato a 99 millesimi nella FP2. Siamo lì, senza apprezzabili differenze. Il Bouncing si è presentato in maniera marcata soprattutto sulla vettura di Charles, che ha dato l’impressione di soffrire soprattutto nella parte più veloce di Silverstone, tanto da incappare anche in un’escursione fuori pista. La domanda da un milione di dollari è se si tratta di una mera questione di assetto, con il monegasco ad aver regolato la propria monoposto in maniera tale da essere soggetta ai saltellamenti, oppure se effettivamente il pacchetto presentato in Spagna ha reso più instabile la SF-24.
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La risposta al quesito può e deve essere trovata da chi tira le fila di una squadra che si trova improvvisamente entrata improvvisamente in crisi. Sarà anche un termine forte, ma se una serie di vigorosi aggiornamenti riduce la competitività, significa aver commesso un madornale errore.
Dove come e perché si sia verificato – SE si è verificato, ma gli indizi in tal senso si stanno moltiplicando – non è (ancora) dato a sapersi. L’augurio è di risolvere il rebus in tempi celeri, prima di rientrare per l’ennesima volta in quel loop frustrante che imprigiona Ferrari da anni…