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Una vita spesa a difendere i più deboli: ecco chi era Stanka, la donna trovata senza vita in Carso

Una vita spesa a difendere i più deboli: ecco chi era Stanka, la donna trovata senza vita in Carso

La 69enne scomparsa per tre settimane e ritrovata morta in una dolina. «Diede battaglia sulla cementificazione di Sistiana»

SGONICO Una vita spesa per la collettività, per aiutare i più fragili, gli indifesi, i meno abbienti, nel rispetto di un principio di solidarietà che ne ha permeato l’intera esistenza. È questo il ricordo che accomuna tutti coloro che hanno conosciuto Stanka Mokole, la 69enne che soffriva di Alzheimer, scomparsa da casa lo scorso 17 giugno e ritrovata l’altro giorno senza vita, dopo tre settimane, in una dolina del Carso, fra Samatorza e Bristie, nel territorio comunale di Sgonico.

La vicenda di Stanka ha profondamente colpito l’intera comunità carsica e tutti gli ambienti politici e sindacali nei quali aveva militato a lungo e dove si era meritata la stima di chi ne aveva condiviso le battaglie sociali e l’impegno. Un rispetto che la triste fine maturata nella solitudine di un bosco del Carso ha immediatamente trasformato in pietà.

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Dice di lei Elena Legisa, storica esponente della sinistra triestina, che ha affiancato Stanka in innumerevoli contesti: «La ricordo nel 1975, quando fu eletta per la prima volta consigliere comunale del Pci e nominata assessore supplente. Poi fu rieletta più volte in varie legislature, ricoprendo sempre la carica di consigliere comunale dapprima del Pci, poi di Rifondazione comunista, di cui fu fondatrice. La sua più grande battaglia fu quella contro la privatizzazione e la cementificazione della baia di Sistiana, per la quale auspicava un futuro utilizzo completamente diverso da quello che poi è stato realizzato».

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Ma Stanka Mokole non si limitava all’attività politica, era molto impegnata anche nel campo culturale, in particolare nell’ambito del xircolo Rdeča Zvezda di Sales, di cui fu anche presidente. «Stanka – riprende Legisa – fu a lungo anche militante sindacale nelle fine della Cgil, dove iniziò nel 1976, ricoprendo poi nel tempo numerosi incarichi di responsabilità, dimostrando il proprio valore e soprattutto la capacità di rapportarsi con le persone, in particolare con quelle più deboli e bisognose di assistenza».

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Stanka Mokole iniziò nella Cgil dando il suo contributo nell’ufficio di segreteria della sede provinciale del sindacato, collaborando con la categoria dei metalmeccanici della Fiom. Successivamente, le fu proposto di seguire la Filcams, categoria del commercio e del turismo, facendo parte anche in quel frangente della segreteria provinciale, dove confermò ulteriormente le sua capacità organizzative. Per alcuni anni fu componente della segreteria provinciale della Cgil.

Fu tra le prime, quando ancora non esistevano i Centri di assistenza fiscale, a iniziare a fornire agli iscritti della Nuova camera confederale del lavoro – Cgil di Trieste una concreta assistenza nella compilazione delle dichiarazioni dei redditi. Attività che continuò poi a garantire anche nella sede di Aurisina, dove le fu spesso accanto Lorenzo Corigliano.

«Fui eletto per la prima volta nel Consiglio comunale di Duino Aurisina nel 1990 quale esponente del Psi – rammenta Corigliano – e nelle file dei consiglieri del Pci Stanka Mokole c’era già, sedendo accanto a Giorgio Depangher, Ivo Sirca e Luciano Ceschia. In questi giorni in seno al locale Circolo del Pd, l’abbiamo ricordata in tanti e tutti hanno ribadito di averle voluto un gran bene, soprattutto per la sua totale disponibilità verso chiunque si rivolgesse a lei per un aiuto, un consiglio, un parere».

Anche Corigliano ne ricorda «il grande impegno contro la cementificazione della baia di Sistiana, per la quale immaginava una trasformazione meno impattante di quella che poi è stata fatta. Provo un grandissimo dispiacere anche per le modalità del suo decesso».

«Stanka Mokole – dice di lei la sindaca di Sgonico, Monica Hrovatin – è sempre stata molto attiva e conosciuta nella nostra comunità. In tutti gli ambiti sociali nei quali si è spesa nel corso della sua vita ha sempre dimostrato energia e sensibilità. Penso in particolare al suo ruolo nel circolo culturale di Sales. Mando un affettuoso abbraccio alla famiglia a nome di tutta la nostra comunità per questa grave perdita”.

Stanka Mokole lascia il compagno di una vita, Milos Milic e due figli, Jagoda e Jernej.

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