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In Croazia turisti cresciuti del 7% «ma serve attenzione ai rincari»

In Croazia turisti cresciuti del 7% «ma serve attenzione ai rincari»

foto da Quotidiani locali

FIUME Gli aumenti ci sono, in fatto di arrivi e pernottamenti, ma va prestata la massima attenzione in Croazia nei riguardi dei prezzi, schizzati all’insù in modo più che considerevole.

L’avvertimento nei riguardi di albergatori, ristoratori, commercianti e via elencando, è partito sia da esponenti politici, sia dagli addetti ai lavori, come ad esempio dal presidente della Regione di Fiume, Zlatko Komadina, e dalla direttrice della Comunità turistica del Quarnero e Gorski kotar, Irena Peršic Živadinov.

Hanno fatto presente in coro ai giornalisti che l’emittente tedesca Rtl ha svolto un’attenta analisi sull’andamento dei costi, concludendo che in alcune destinazioni turistiche croate l’aumento dei prezzi su base annua ha toccato addirittura il 50%.

La riflessione

«Se optiamo per i rincari, questi vanno giustificati da un’alta qualità dei servizi – ha riferito Peršic Živadinov – in caso contrario, la nostra offerta potrebbe non reggere più l’urto della concorrenza mediterranea. La Croazia non deve essere per forza un’area turistica dove si spende poco in quanto abbiamo di che vantarci. Ma attenzione, i nostri ospiti possono fare dei confronti e quindi scegliere. Bisogna essere prudenti nello stabilire i costi, quale investimento per il nostro futuro turistico».

I numeri

Intanto sono emersi i dati relativi ai primi sei mesi a livello nazionale: le presenze sono state pari a 7,2 milioni e i soggiorni 28,1 milioni. Rispetto allo stesso periodo del 2023, sono lievitazioni di rispettivamente il 7 e il 3%. Giugno, nel contesto, ha registrato però il 5% di pernottamenti in meno nei confronti di un anno fa, risultato che potrebbe venire addebitato al campionato europeo di calcio che si sta svolgendo in Germania e sta coinvolgendo una gran massa di tifosi, sia negli stadi, sia a domicilio.

Tornando al periodo gennaio–giugno, nelle regioni adriatiche si sono avuti 25,8 milioni di soggiorni (+2%): qui la parte del leone, come sempre, è stata recitata dall’Istria, da più di 30 anni a questa parte la regione turisticamente più forte nel Paese. Nella Penisola sono stati rilevati 8,4 milioni di notti turistiche, dopo di che ecco la Regione di Spalato (5 milioni) e il Quarnero e Gorski kotar (4,3). Se parliamo delle singole destinazioni, quelle più frequentate sono state nell’ordine Ragusa (Dubrovnik), Rovigno, Zagabria, Spalato, Parenzo, Umago e Zara. Come si può notare, l’Istria è ben rappresentata.

Le nazionalità

In riferimento alla graduatoria riguardante le nazionalità, i tedeschi sono tradizionalmente in prima posizione, con 5,7 milioni di soggiorni. I vacanzieri croati hanno toccato quota 3,7 milioni, seguiti da sloveni (2,7 milioni), austriaci (2,6), polacchi (1,8) e britannici (1,3 milioni). «Per dirla in termini calcistici – parole del fiumano Kristijan Stanicic, direttore dell’Assoturistica croata – abbiamo portato a termine con successo il primo tempo. Ora vediamo cosa ci riserverà la ripresa, mentre in questo momento la Croazia ospita circa 700 mila villeggianti».—

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