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Una nuova casa per i gruppi scout di Trieste:  l’Amis traslocherà in Villa Revoltella

Una nuova casa per i gruppi scout di Trieste: 


l’Amis traslocherà in Villa Revoltella

foto da Quotidiani locali

TRIESTE. L’Amis, l’associazione Amici delle iniziative scout che ha appena lasciato l’ostello di Campo sacro, trasferirà le sue attività negli spazi del parco di Villa Revoltella. È l’ipotesi cui si sta lavorando e che vede in campo il Comune e la Regione. Restano da definire una serie di aspetti per riuscire a dedicare una parte del vasto parco allo scautismo, ma dal dialogo con le istituzioni a breve dovrebbe arrivare la soluzione necessaria a fornire un nuovo spazio agli scout sloggiati dall’ostello di Campo sacro per fare spazio ai migranti.

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Intanto, il neoeletto direttivo di Amis ci tiene a chiarire la sua posizione rispetto alla questione legata all’ostello e alle parole dell’uscente Fabiano Mazzarella, «pur comprendendo lo stato d’animo del presidente», precisano i consiglieri in una nota. Mazzarella aveva infatti criticato la decisione della Prefettura di destinare quel sito a centro ad alta rotazione per coloro che cercano protezione internazionale in arrivo dalla rotta balcanica. Ora l’Amis cerca di stemperare i toni in vista dell’accordo su Villa Revoltella.

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Il neoeletto direttivo precisa come Amis abbia «sin da principio accettato la richiesta di Prefettura e Comune di impegnare l’ostello per dare ospitalità ai migranti e mettersi a completo servizio del prossimo, attenendosi fedelmente ai principi dello scoutismo, proteggendo il debole ed indifeso». A dire il vero, però, l’associazione guidata da Mazzarella aveva scritto una lunga missiva al prefetto l’estate scorsa – ne aveva già inviate tre dalla fine del 2021 – per riavere la struttura in concessione dal 1983.

Ricordando come dal 2020 l’ostello di Campo sacro abbia di fatto ospitato unicamente i migranti, facendo sospendere le attività scoutistiche, la nuova Amis reputa «sia stato un sacrificio per noi, per gli iscritti e per le famiglie, ma siamo andati avanti con spirito di servizio». Il direttivo appena insediato riferisce come ora l’associazione «attenendosi sempre alle disposizioni, si è premurata anche di liberare in pochi giorni la struttura, per permettere di farvi confluire i richiedenti che prima soggiornavano in situazione di precarietà al Silos. I nostri ragazzi e soci adulti in soli due giorni sono riusciti a liberare e svuotare ben otto casette, tra cui un museo della memoria, un magazzino e un intero ufficio con relativo archivio». Sono stati coinvolti gli scout dei 5 gruppi, circa 30 persone, tutti volontari, non retribuiti.

Ora però una sede in mezzo alla natura non c’è più. L’Amis ricorda che «ufficio e attività si sono spostate in via Pindemonte provvisoriamente, poiché abbiamo riscontrato da parte di Comune e Regione la massima disponibilità nel trovare un luogo alternativo e garantire il supporto necessario».

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E dalle istituzioni arrivano conferme. Dopo la valutazione di una serie di alternative, ora l’attenzione si sta concentrando sul parco di Villa Revoltella, dove gli scout potrebbero ricevere in utilizzo lo Chalet del sindaco e utilizzare le aree verdi del giardino pubblico e del Ferdinandeo. L’assessore Elisa Lodi conferma che «il Comune sta definendo con Amis il passaggio a Villa Revoltella, soluzione che è gradita agli scout e consona alle loro esigenze. È una bella idea, che ho sposato subito perché può rendere il parco più vivo e sicuro. Il Comune tiene al fatto che i ragazzi usciti da Campo sacro non perdano la possibilità di fare attività e ci stiamo confrontando sull’uso dello Chalet del sindaco. Di fronte c’è anche lo spazio verde del Ferdinandeo e può venirne fuori un bel progetto. Stiamo definendo tutte le modalità di fruizione».

Un impegno anche finanziario viene intanto manifestato dall’assessore regionale Pierpaolo Roberti, che spiega come «in questi mesi abbiamo visitato diversi possibili spazi sia demaniali che di proprietà comunale, come l’ex polveriera di Sgonico e le caserme della Guardia di finanza di Muggia e Aurisina, ma gli spazi non sono stati ritenuti adeguati. Abbiamo insomma valutato diverse opzioni per dare collocazione definitiva all’Amis, di fatto senza sede dal 2020, quando il centro scout è stato trasformato in un Cas gestito dalla Caritas. Per venire incontro alle esigenze dell’associazione, la Regione è pronta a finanziare alcuni aggiustamenti che si renderanno necessari nella nuova struttura».

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