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Wimbledon: Dimitrov si ritira, sarà Medvedev l’avversario di Sinner. Paul elimina Bautista e trova Alcaraz

Grigor Dimitrov è stato costretto al ritiro dopo quaranta minuti, per via di un problema al ginocchio; dopo una giornata di rinvii, Tommy Paul ha la meglio di Bautista Agut in tre set ed evita così un altro stop

Dopo un’altra giornata funestata dalla pioggia, in qualche modo il Campo numero due – l’unico su cui oggi erano previsti incontri di singolare oltre al Centrale e al Numero uno, entrambi muniti di tetto – è riuscito miracolosamente a completare il suo programma prima che calasse il sole. Esso era composto da due soli match, uno femminile (quello vinto da Vekic su Badosa) e uno maschile, ovvero Paul-Bautista Agut. Sul Numero uno, invece, è stata una giornata sfortunata: al ritiro di Keys si è aggiunto quello di Grigor Dimitrov.

[12] T. Paul b. R. Bautista Agut 6-2 7-6(3) 6-2

Tommy Paul conferma il suo momento di forma smagliante: eliminando Bautista Agut (il giustiziere di Fabio Fognini) e qualificandosi ai quarti di finale conquista la sua nona vittoria consecutiva, se consideriamo anche il trionfo sull’erba del Queen’s. È il suo secondo quarto in uno Slam, dopo quello vinto in Australia nel 2023 contro Ben Shelton.
La vittoria contro Bautista, già messo a dura prova dai molti rinvii della sua partita precedente, si è materializzata a partire dal break del sesto gioco che, seguito da quello dell’ottavo, ha permesso all’americano di chiudere sei giochi a due il primo parziale. Il secondo è stato il set più lottato: fra terzo e quarto gioco è avvenuto uno scambio di break che non ha smosso l’equilibrio creatosi; decisivo è stato invece il minibreak ottenuto da Paul nel tiebreak sul 3-3: da lì, non si è più guardato indietro e ha chiuso 7 punti a 3. Anche il terzo set, come il primo, è terminato 6-2, con due break ottenuti dalla testa di serie numero dodici: il primo, a zero, gli è valso il 2-1; il secondo, sul 3-1, ha chiuso la partita. Paul chiude la partita con l’ottanta per cento dei punti vinti con la prima di servizio, contro il 54 per cento del suo avversario.
Affronterà ora Carlos Alcaraz, che nonostante le difficoltà di questi giorni può dirsi ben più riposato, anche in virtù della favorevole programmazione che l’ha visto ruotare fra Centrale e Campo uno.

[5] D. Medvedev b. [10] G. Dimitrov 5-3 ritiro

Poteva essere la partita più interessante della giornata, rimane il rimpianto per un match che non è stato. Dopo soli quaranta minuti, infatti, Grigor Dimitrov, che arrivava da una brillante vittoria con Monfils, è stato costretto a dare forfait per un problema al ginocchio incorso a seguito di una sfortunata scivolata.
 Eppure la partita, basata sin dall’inizio sugli scambi lunghi, era iniziata molto bene: il bulgaro aveva ottenuto il break alla prima occasione e alla seconda palla break. Salito in vantaggio 3-0, aveva subìto poi la rimonta del suo avversario, che era riuscito a controbrekkarlo nel quinto game. La partita è finita nel gioco successivo: sul punteggio di 3-2 30-30 in suo favore Dimitrov è scivolato e da lì in poi non è più stato lo stesso. Dopo aver perso in breve il game di servizio successivo, è uscito dal campo dopo aver richiesto un medical time out. Al rientro, ha giocato un singolo punto, e infine si è arreso, avvicinandosi a rete per stringere la mano a Daniil Medvedev con un sorriso amaro stampato sul volto. Rimarranno sette, dunque, i suoi quarti di finale Slam, e tre – per il momento – le semifinali.
Avanza invece Daniil Medvedev, per la seconda volta consecutiva ai quarti ai Championships. L’anno scorso aveva battuto Eubanks; questa volta avrà un compito ben più arduo: per la dodicesima volta in carriera, si troverà di fronte Jannik Sinner, che l’ha battuto nelle ultime cinque occasioni.

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