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Il direttore del Museo Egizio ai laureati di Pavia: «Non bisogna avere paura di sbagliare»

PAVIA. «Non abbiate paura di fallire, di fare errori: anche la mia carriera è costellata di fallimenti. Oggi la vita si schiude di fronte a voi e il vostro percorso sarà punteggiato anche da cadute. Ma dopo ogni caduta imparerete qualcosa di nuovo, non pensate che gli ostacoli che si frappongono tra voi e i vostri obiettivi siano insormontabili».

Questo l’augurio che Christian Greco, 49 anni, ex alunno del collegio Ghislieri dal 2014 direttore del Museo egizio di Torino, ospite d’onore della 32esima Giornata del laureato, rivolge agli oltre 800 studenti e studentesse riuniti nel cortile Teresiano. «Il problema non è fallire, il vero problema è non imparare dagli errori: siate ambiziosi, osate fallire e imparare dalle cadute. Trent’anni fa, per esempio, arrivai al collegio Ghislieri perché ci fu il mio primo fallimento: non fui ammesso all’orale della scuola Normale di Pisa. Mi ero diplomato con il massimo dei voti e pensavo di essere già un fine traduttore di greco, ma fallii miseramente lo scritto. Ci misi un po’ a metabolizzare quella caduta, che mi fece rendere conto che l’idea di essere il miglior studente della scuola andava messa in prospettiva. Quel fallimento mi portò a Pavia per formarmi al collegio Ghislieri, dove incontrai subito persone molto più brave di me che mi hanno spronato a mettermi in gioco, a fare meglio». Così comincia legame di Greco con l’Università di Pavia.

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Radici e sacrificio

«Ho cominciato il mio percorso universitario qui, questa città è come casa: il luogo che mi emoziona di più quando torno a Pavia è piazza Ghislieri, e ogni volta il tempo sembra essersi fermato» ha detto il direttore del Museo egizio, che sotto la sua guida ha conosciuto un rinnovato successo di pubblico e visitatori. Greco, inoltre, ha fatto parte per due trienni del consiglio di amministrazione dell’Università di Pavia, oltre che presidente del comitato scientifico del collegio Ghislieri.

«Non dimenticatevi mai del rapporto che avete costruito con Pavia, andrete lungo strade del mondo ma ogni volta che tornerete qui ritroverete amicizie e affetti, e ogni volta sarà una nuova scoperta che vi ricorderà da dove si è partiti. Portate Pavia con voi, portatela nel mondo». L’intervento di Greco si è concentrato anche sul valore del sacrificio: «La nostra società vuole annullarlo, non si vuole mai parlare della fatica. Ai miei studenti dico sempre: il bello non è studiare, ma raggiungere il risultato alla fine. Oggi siete qui a coronamento di un percorso costato sudore, fatica e notti insonni, con qualche esame fallito da ripetere, la tesi da scrivere e i tempi da rispettare. Ce l’avete fatta, avete imparato cosa vuol dire la parola sacrificio, congratulazioni a voi. Custodite questa parola meravigliosa, che ha origine latina: vuol dire elevare il livello del nostro agire quotidiano, permettendoci di cambiare la nostra esistenza». —

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