World News in Italian

Cinque per mille, ecco la classifica di tutte le associazioni premiate dai bellunesi

«Un grande regalo che viene confermato di anno in anno: è fondamentale per il nostro lavoro e testimonia l’affetto e la stima da cui siamo circondati». Alex Barattin, delegato provinciale del Soccorso alpino commenta la scelta di 4.792 persone di destinare il 5 per mille delle loro tasse al Cnsas veneto per il 2023.

I dati sono stati diffusi in questi giorni e mettono al primo posto l’organizzazione di soccorso: nelle sue casse stanno per arrivare, infatti, 137.500 euro, in leggero calo rispetto all’anno scorso, anche se sono aumentati i firmatari (71 in più). Ma come verranno utilizzati i soldi? «Per acquistare materiale, imbragature e corde.

[[ge:gnn:corrierealpi:14456833]]

Fate conto che il 30-35 per cento del materiale che i volontari utilizzano viene dal servizio regionale, il resto è personale. Sono materiali che hanno una grande usura, una corda da sessanta metri costa 200 euro e può servire anche solo per un intervento», spiega Barattin. «Scegliere il soccorso alpino significa premiare il nostro lavoro», continua Rodolfo Selenati, presidente del Cnsas veneto, «sono soldi che cascano a fagiolo in un momento in cui stiamo anche sistemando la sede con alcuni lavori interni, in vista dei 70 anni del nostro corpo».

Ma i bellunesi hanno premiato tantissime associazioni di volontariato e onlus, un’enormità: in tutto sono arrivati ben 900 mila euro per 236 sodalizi da 29.972 contribuenti. Angeli del soccorso in grande spolvero. Al terzo posto di questa speciale classifica delle donazioni al volontariato, infatti, troviamo Dolomiti Emergency, che vede proprio il soccorso alpino tra i soci fondatori. Laura Menegus è presidente da otto anni: «L’introito del 5 per mille allora era di 23 mila euro». Adesso è parecchio di più, 55.580 euro. «Siamo molto felici che i cittadini ci diano fiducia, e ciò si deve al fatto che i fondi vengono investiti in progetti concreti che ricadono sul territorio».

Un esempio è la sperimentazione del secondo elicottero di soccorso con base a Cortina, due anni fa: «Sono serviti tre anni di utili di Dolomiti Emergency per attivarlo», precisa Menegus. «L’anno scorso il servizio è stato pagato dalla Regione, mentre noi abbiamo partecipato con il personale sanitario, quest’anno è tutto a carico loro».

In otto anni Dolomiti Emergency ha speso sul territorio 1,2 milioni di euro, «in progetti e materiali per il 118 e per l’Ulss, per il soccorso alpino e le associazioni di ambulanze». I progetti finanziati sono aumentati di pari passo con l’aumento degli iscritti, da 9.000 agli attuali 20.400.

Un’associazione di tipo diverso è “Insieme si può” che, partita da Belluno nel 1983, è ora diffusa in tutto il mondo, conta un migliaio di volontari e una sessantina di gruppi. Daniele Giaffredo è il direttore, presidente è Daniele De Dea. “La tua firma è la loro scuola”, questo il motto di Insieme si può per promuovere il 5 per mille. «Questi fondi sono sempre stati destinati per progetti scolastici che riguardano ben 138 scuole sul territorio e nel mondo. Vogliamo che i bambini e le bambine, ma anche i giovani e spesso gli adulti possano avere degli strumenti in più per cambiare il proprio destino», spiega Giaffredo.

I progetti riguardano edifici scolastici, materiale scolastico, corsi di formazione professionale, sostegno alle famiglie: per tutti questi scopi riceveranno dal 5 per mille quasi 65.000 euro, grazie alla scelta fatta da oltre 1800 persone.

Al Comitato Pollicino andranno 8.500 euro, soldi importanti per continuare il lavoro partito nel 1999 da un viaggio a Petrosani in Romania. Poco tempo dopo è nata Casa Pollicino, un centro diurno che accoglie dai 60 agli 80 bambini che vivono in situazioni di disagio. «Tutti i soldi che riceviamo dalle donazioni e dalle manifestazioni sono destinati a Casa Pollicino», spiega la presidente del Comitato Morena Pavei. «Abbiamo appena rifatto l’impianto di riscaldamento, ma c’è il pullmino che deve essere sostituito».

In questi giorni a Casa Pollicino ci sono gli studenti della scuola edile di Sedico che stanno facendo piccoli lavori interni e sono appena tornati gli studenti del Catullo. La rete dei sostenitori è molto ampia e anche le iniziative del Comitato concorrono a raccogliere fondi destinati a Petrosani: le spese sono tante, da 8 a 10 mila euro al mese.

Al settimo posto di questa specialissima graduatoria del 5 per mille c’è il Centro del libro parlato di Feltre, presieduto da Luisa Alchini. Sono 588 le firme bellunesi per loro, per un totale di oltre 30 mila euro. Il lavoro da fare è tanto, come pure le spese. Il Centro ha otto dipendenti e una grande rete di volontari sparsi in tutta Italia che registrano libri e riviste per persone con problemi visivi. «La nostra attività si fonda sui volontari che hanno bisogno di supporto informatico. I soldi che riceviamo dal 5 per mille vanno appunto per questo».

Читайте на 123ru.net