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Maxi-concerti all’aeroporto di Gorizia: siglata l’intesa con la Regione

GORIZIA Da lunedì mattina sull’accordo di programma ci sono le firme della Regione, del Comune e della società consortile “Aeroporto Duca d’Aosta”. Ora si può partire per eseguire le opere che permetteranno alla Capitale europea della Cultura 2025 di ospitare all’interno dell’area di via Fratelli Rusjan concerti fino a 100 mila spettatori. Sarà però una vera e propria corsa contro il tempo. I lavori dovranno essere completati entro maggio. La scommessa è aperta e da parte di tutti gli attori c’è la volontà di vincerla.

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La bonifica bellica

A dispetto dei 2,5 milioni di euro stanziati dalla Regione (e che saranno trasferiti al Comune), sulla carta le opere non richiedono un particolare impegno per la loro realizzazione. Tra la teoria e la pratica, c’è, però, la bonifica bellica.

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È lei la vera grande incognita di questo intervento e il sindaco Rodolfo Ziberna non ha nascosto il timore legato all’eventuale ritrovamento di ordigni inesplosi, ma ha anche guardato oltre: «Tutto ciò che sarà per Go!2025 non sarà provvisorio», ha assicurato il primo cittadino. Rispondendo a chi pensa che il “sacrificio” dei 19 ettari nella zona a nord paralizzerà l’aeroporto, Ziberna ha evidenziato che la superficie complessiva del Duca d’Aosta è di oltre 150 ettari, quattro volte il sedime dell’aeroporto Roma Urbe: «Qui possiamo fare di tutto e di più ed è un peccato avere tanto spazio senza utilizzarlo».

Voli consentiti

Da parte sua, il presidente della consortile Ada, Antonino Vivona, ha rassicurato sul fatto che l’attività dei concerti non influirà su quella dei voli: «L’area individuata non preclude l’operatività aeroportuale in occasione degli eventi», ha detto. Anche alla luce del fatto che Anas realizzerà una rotonda per un acecso più sicuro anche per la Gdf, Vivona ha aggiunto: «L’infrastruttura non potrà che trarre un vantaggio da questo investimento». A breve la Consortile presenterà a Enac anche il nuovo piano di destinazione d’uso: «Tra la statua all’ingresso e il capannone della Pipistrel ci sono 14 ettari di terreno da poter destinare a strutture industriali. L’aeroporto potrà diventare una struttura a tutto tondo», ha ribadito il presidente.

Obiettivo 2025

«Con la sottoscrizione dell’accordo di programma - sono state le parole dell’assessore regionale alle Attività produttive e al Turismo Sergio Emidio Bini - intendiamo valorizzare il sito dell’Aeroporto di Gorizia, in quanto è uno dei pochi luoghi in regione ad avere una superficie sufficientemente vasta per ospitare manifestazioni di grandi dimensioni, come i concerti di artisti di fama internazionale. L’obiettivo è quello di predisporre l’area in tempo utile per alcuni dei più importanti appuntamenti inseriti nel fitto calendario della Capitale europea della Cultura 2025. Questa area diventerà così, a lavori ultimati, il “Campo volo” del Friuli Venezia Giulia».

Lavoro di squadra

Bini ha spiegato poi che l’accordo è frutto di un lavoro di squadra che ha permesso di arrivare celermente alla sottoscrizione. «L’intesa rappresenta un valore aggiunto per il territorio e per tutto il Fvg perché consentirà di riqualificare la zona, così da renderla adatta ai grandi eventi. L’aeroporto di Gorizia è, infatti, uno dei pochi luoghi in regione ad avere una superficie sufficientemente vasta per ospitare manifestazioni di grandi dimensioni e proprio per questo potrà produrre importanti ricadute in termini turistici, anche al di là di Go!2025».

«Quanto verrà qui realizzato non andrà a discapito delle altre location dove oggi si svolgono i concerti - ha precisato Bini -: all’aeroporto Duca D’Aosta potranno tenersi eventi di grandi dimensioni, che oggi non troverebbero un altro spazio adeguato in regione».

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