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Wimbledon, Djokovic: “De Minaur simile a Hewitt. Pubblico? Quando si oltrepassa il limite reagisco”

"De Minaur è un grandissimo giocatore in tutti i sensi", ha detto Nole. "Non ci sono motivi per cui non debba pensare di potermi battere"

Man mano che avanza nel tabellone Novak Djokovic sembra migliorare sempre più. Dopo il match contro Alexei Popyrin al terzo turno di Wimbledon 2024, in cui aveva perso anche un set, sembrava che la sfida contro Holger Rune potesse essere uno scoglio ancor più insormontabile da superare. E invece non solo ha vinto, ma lo ha fatto in tre parziali nemmeno troppo combattuti, trovando quindi l’accesso ai quarti. In seguito si è presentato in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti presenti. Ecco, dunque, un estratto delle dichiarazioni più interessanti.

D: Un altro quarto di finale a Wimbledon. Come ti senti?

Novak Djokovic: “Bene, alla fine è stato un bel match, penso che Holger non ha giocato davvero al suo livello, penso che lui possa dirvelo meglio. Direi che l’ho messo in difficoltà in campo a livello di solidità da fondocampo servendo bene nei momenti decisivi. Sì, ci sono stati un paio di game in cui stavo servendo per il set dove ho salvato qualche palla break e lui avrebbe avuto l’occasione di spostare l’ago della bilancia dalla sua parte. Penso di aver giocato dei buoni punti. Sono felice di aver superato la sfida, che è sempre una grande sfida, di giocare contro Holger. Sento di aver espresso un buon tennis. C’è sempre qualcosa da migliorare, qualcosa su cui lavorare, ma sta andando tutto nella direzione giusta”.

D: Sei stato ovviamente infastidito dal pubblico. Pensi che sia giunto il momento per Wimbledon di fare qualcosa contro gli spettatori che oltrepassano il limite, fermandoli prima che possa succedere?

Novak Djokovic: “Non so cosa Wimbledon possa davvero fare in merito. In questi momenti particolari, quando succede, gli spettatori hanno comunque pagato il biglietto. Hanno il diritto di stare qui ed esultare nel modo in cui vogliono farlo. Come si comportano e come decidono di supportare un giocatore è una decisione loro. Sì, si può discutere sul fatto che il giudice di sedia o chiunque altro possa intervenire in certi momenti e calmarli, ma non si può fare tanto di più. Non puoi cacciare un’intera sezione dello stadio perché qualcuno si comporta male o non porta rispetto”.

“È parte dello sport, una delle ragioni principali per cui oggi siamo qui, per cui questo torneo è così importante storicamente e per cui siamo riconosciuti come giocatori di tennis sono i tifosi e l’interesse che hanno nel vedere le partite e pagare il biglietto. Cerco di riconoscerlo. L’ho detto prima in campo, tutti i veri appassionati di tennis supportano o uno o l’altro giocatore. Ovviamente dipende esclusivamente da loro. È pienamente comprensibile che abbiano la libertà di scegliere chi tifare. Ma se qualcuno oltrepassa il limite io reagisco“.

D: Ai quarti giocherai contro Alex de Minaur. Puoi parlarci di lui? Ha detto che ti muovi benissimo in campo.

Novak Djokovic: “Lo prendo come un complimento, ma penso che lui sia il giocatore più veloce che abbiamo nel circuito. Nell’ultimo anno e mezzo è migliorato davvero tanto. Ci ho giocato contro negli ottavi all’Australian Open 2023 e ho disputato un match pessimo. Ma da quel giorno ad oggi, vedendo i suoi progressi, vedendolo entrare in top 10, posso dire che non è una sorpresa. Ha sempre avuto quella velocità e quell’incredibile difesa su tutte le superfici, soprattutto su quelle rapide. C’è Lleyton Hewitt nel suo angolo, un mentore, un allenatore e un uomo che è con lui da tanti anni. Penso sia una grande combinazione, perché hanno una bella chimica insieme dato il loro stile”.

Lleyton giocava in modo molto simile ad Alex e ho notato che ha seguito la giusta direzione per migliorare il proprio gioco. Il suo servizio è diventato un’arma e prima non era così. Colpisce la palla molto presto e non ha paura di scendere a rete. È un grandissimo giocatore in tutti i sensi. Ormai si è stabilizzato nella top 10/15 del mondo. Sono sicuro che scenderà in campo per dare il massimo e credendo di poter vincere. Mi ha già battuto in Australia, quindi non ci sono motivi per cui non debba credere di poter vincere. Ma mi sta piacendo il modo in cui sto giocando, in modo particolare stasera contro un avversario difficile”.

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