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Cinque dimessi in minoranza a Colleretto Castelnuovo, verso il terzo consiglio per la surroga

Cinque dimessi in minoranza a Colleretto Castelnuovo,

verso il terzo consiglio per la surroga

foto da Quotidiani locali

COLLERETTO CASTELNUOVO

Raffiche di dimissioni già all’inizio della legislatura tra la minoranza di Colleretto Castelnuovo: alle elezioni di giugno è stato confermato per il terzo mandato consecutivo Aldo Querio Gianetto, ma al voto si è presentato un paese diviso.

Le due liste, infatti, non si sono distaccate di molto, ottenendo rispettivamente il 53 e il 46%. In seguito a questo risultato la candidata a sindaco di “Uniti per Colleretto” Marina Carlevato e la consigliera Bruna Peila hanno rinunciato all’incarico ancora prima dell’insediamento del nuovo parlamentino, avvenuto giovedì 20 giugno. Dopo due consigli comunali, il secondo il 4 luglio, entro 10 giorni se ne dovrà convocare un terzo per la surroga degli altri consiglieri di minoranza che si sono dimessi. Dopo Carlevato e Peila, infatti, si sono dimessi i consiglieri Fabio Novaria, Flavia Casassa e, ultima in ordine di tempo, Tania Garello. «Dopo aver attentamente valutato la situazione, io e Peila abbiamo deciso di rassegnare le dimissioni perché negli anni passati sui banchi della minoranza le nostre proposte e i nostri suggerimenti non sono praticamente mai stati ascoltati – spiega l’ex prima cittadina Marina Carlevato –. Con il nostro programma avremmo voluto cambiare, migliorare e rendere nuovamente attrattivo il nostro paese, il nostro era un programma ambizioso e non privo di ostacoli, visto che la maggioranza guidata da Aldo Querio Gianetto non ha volutamente colto la grande opportunità di poter fruire dei fondi Pnrr, decidendo di non partecipare al progetto Green community Sinergie in Canavese, nato nell’estate 2022 e finanziato per 4,3 milioni di euro. Diversi bandi appetibili per il nostro Comune sono passati in questi anni senza che nessuno abbia saputo coglierne l’opportunità. Siamo perfettamente consapevoli che, con la maggioranza, non esiste possibilità di dialogo e senza un dialogo democratico e partecipativo non c’è alcuna possibilità di costruire un futuro migliore per il nostro paese». «In successione, hanno rassegnato le dimissioni Fabio Novaria, storico componente della nostra maggioranza e successivamente minoranza, Flavia Casassa e Tania Garello - aggiunge Carlevato -. Queste decisioni sono state prese in totale accordo con il gruppo, individuando i tre nomi, quelli di Dario Marchello, Antonio Bertot, già presente in passato sia in maggioranza che in minoranza, e Sergio Fascì, che hanno acconsentito a continuare il cammino prendendo il nostro posto nei banchi della minoranza. Magari dei volti nuovi saranno maggiormente considerati e ascoltati. Certamente non mancherà il sostegno esterno da parte dell’intera nostra lista».

Arriva la replica del sindaco, che nel frattempo ha scelto Gianni Gai come vicesindaco e Claire Elizabeth Millar come assessore: «La verità è che Carlevato non ha mai accettato il confronto, altrimenti sarebbe rimasta in Consiglio. Paradossalmente, in 10 anni sui banchi della minoranza, ha votato a favore praticamente di tutte le delibere portate in approvazione. Si commenta da sola. Ogni volta che si dimette un consigliere si hanno 10 giorni per la surroga, ovviamente fin quando esiste qualcuno della minoranza che può essere ripescato». —

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