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Si diploma operatrice sanitaria a 76 anni: «Lo sognavo dal 1962»

Corona un percorso di tre anni all’età di 76 anni. Un’età inusuale per uno studente, ma lei è giovane,

È nate nel 1948, infatti Santa Giulia Simonato e abita San Michele al Tagliamento.

È la storia del giorno a Portogruaro e dintorni.

Lei è infatti una studentessa speciale. Ha conseguito l’altro giorno il diploma di operatore sociale e sanitario all’Isis Luzzatto di Portogruaro.

Un sogno che si realizza

Le sue notti di sacrificio si sono tradotte in quel diploma che sognava fin dal 1962.

«Ora non mi voglio fermare. Frequenterò a Trieste – dice entusiasta - la facoltà di Psicologia. Mi iscrivo all’università».

Santa Giulia è molto attiva nel settore del volontariato. Infatti ha alternato i suoi studi, dal post pandemia in poi, al suo “mestiere” attuale, quello di volontaria per la Croce Rossa Italiana. Fa parte della Cri sezionale di Portogruaro, che nel 2024 ha celebrato i suoi primi 60 anni.

Santa Giulia Simonato prima della pensione era molto attiva nel settore turistico.

Il lavoro

Ha lavorato alle reception di varie strutture alberghiere, ponendosi a contatto con i turisti. Prima di trasferirsi a San Michele al Tagliamento era stata residente a Bibione, sul litorale, ma nello stesso comune sanmichelino.

Si diceva di una storia che andava avanti dal 1962, quel pensiero fisso non l’ha mai abbandonata. E qui la neo diplomata, e si spera futura dottoressa, racconta come si è fatta praticamente dal niente, di come da queste parti prima dell’attuale benessere ci fosse una classe sociale molto umile, che doveva fare i conti con varie ristrettezze.

«Io ho cominciato a lavorare fin da giovane e mi ricordo che i miei genitori, le mie stelle, mi hanno sempre incoraggiata sia a studiare che a lavorare. I miei non mi hanno fatto mancare niente, ma in casa non c’erano soldi. Nel frattempo io, alternando lavoro e scuola, ho accumulato i miei risparmi. Questo denaro serviva per darmi modo di proseguire negli studi».

L’imprevisto

Poi c’è stato un imprevisto. «Un giorno – ricorda - mio padre in lacrime mi disse che questa piccola dote serviva per crescere il mio fratellino più piccolo. Così sono andata subito a lavorare».

L’umiliazione di non essere più andata a scuola è stata la molla prima per lavorare e poi per rimettersi sui libri.

Dopo la pensione Santa Giulia Simonato ha accudito la madre, fin quando non è mancata nel 2021 all’età di 99 anni. Proprio la madre l’ha ispirata a tornare sui libri. «Ho ripreso il discorso con i miei studi, rituffandomi nei libri tre anni fa e frequentando le scuole serali – continua – ho raggiunto il mio scopo. Ottenendo il mio diploma con il punteggio di 88. Dedico questo successo scolastico ai miei due figli, ma anche se non soprattutto ai miei genitori, da sempre fonte di ispirazione per tutto quello che faccio nella vita di tutti i giorni».

Cosa può insegnare la sua storia? «A rimettersi in gioco. Mi rivolgo soprattutto i giovani, che sono i destinatari speciali di un mio pensiero. Non esiste un’età per rimettersi in gioco, si può fare sempre. Non è importante quante volte finisci a terra, come sottolineo sempre; ma quante volte riesci a rialzarti. Ed è con questo spirito che affronterò i primi esami universitari. Non vedo l’ora di cimentarmi con Psicologia a Trieste».

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