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Alimentazione del calciatore: prima e durante la partita

Una dieta sana è indispensabile per dare il meglio nelle competizioni. Utilizzare bene le energie dipende principalmente da un corretto apporto di nutrienti, in particolare dai carboidrati. Tuttavia, spesso l’alimentazione non basta per far fronte agli allenamenti e alle gare, soprattutto per le attività agonistiche a elevato dispendio energetico. Ciò è dovuto alle modalità di assorbimento dei cibi, non sempre ottimale per gli atleti.

Per ovviare a tali inconvenienti si può ricorrere gli integratori sportivi. Studiati per introdurre e modulare il rilascio dei glucidi non sostituiscono una dieta bilanciata, ma offrono sicuramente un valido aiuto. Tra questi non può mancare Fruttosio 1-6 Difosfato Sprintade, l’alleato dei calciatori a livello agonistico prima e durante le partite.

Dieta e gioco del calcio, ripartizione dei nutrienti

Quotidianamente un calciatore deve assicurarsi una congrua quantità di nutrienti per avere energie a disposizione, rigenerare i tessuti, reintegrare liquidi e sali minerali persi. Ecco i fabbisogni giornalieri di uno sportivo espressi in percentuale:

  • 10-20% di proteine
  • 25-30% di grassi
  • 55-60% di carboidrati.

Vitamine e minerali vanno introdotti tutti i giorni tramite adeguate quantità di acqua, frutta, verdura. Eventuali carenze portano a malesseri, ad alterazioni funzionali e degli equilibri cellulari.

Ecco cosa mangiare prima e durante una partita

Benché fondamentali per il benessere fisico generale, proteine e fibre non sono indispensabili nell’immediato pre-partita (circa 2 ore prima) né durante la competizione. Rendono la digestione più lenta e, di conseguenza, la prestazione meno performante. È meglio inserire questi nutrienti dopo o lontano dall’attività motoria.

Anche la frutta non è l’ideale, poiché contiene glucidi a rapido rilascio. Lo stesso vale per i dolci, ricchi di grassi e responsabili di picchi glicemici (seguiti da crolli) a causa dell’alto contenuto di zucchero. Le fonti ideali di carboidrati sono quelle integrali, meglio se con aggiunta di verdure a basso contenuto di amidi e pochissimo olio extravergine di oliva per rendere il pasto più gustoso.

Un piatto di riso con le verdure o una pasta con il pomodoro a 90 minuti dalla gara assicurano i fabbisogni necessari per affrontare una gara impegnativa, mantenendosi leggeri. Tra una pausa e l’altra e nei momenti in cui sia prevista una sosta in panchina, invece, può essere utile mangiare gallette, barrette energetiche o assumere integratori sportivi. Questi sono utili anche nell’intervallo tra il pasto e il fischio dell’arbitro.

Carboidrati, uno sguardo più attento

Non tutti gli alimenti glucidici vanno bene prima e durante una gara. I carboidrati contenuti nello zucchero, nelle farine e nei cereali raffinati non permettono di mantenere la glicemia stabile. Immediatamente dopo un pasto fanno sentire carichi, ma gli effetti sono di breve durata.

Cereali, farine integrali e semi-integrali, invece, entrano in circolo in maniera lenta e graduale. Tutto ciò si traduce in energie costantemente a disposizione, meno attacchi di fame, assenza di cali prestazionali, maggiore lucidità mentale e riflessi pronti. Obiettivi raggiungibili anche con l’assunzione di integratori come Fruttosio 1-6 Difosfato Sprintade, un valido aiuto a portata di mano degli sportivi.

Assunzione di liquidi: cosa scegliere e come gestirla

Da solo, l’apporto glucidico non basta per garantire una performance ottimale. Per far fronte alla perdita di liquidi e sali minerali bisogna idratarsi prima e durante la partita. Ma per sostenere una competizione l’acqua non è sufficiente: occorre l’apporto di bevande isotoniche o di soluzioni saline diluite.

Per rendere efficace la somministrazione di bevande è indispensabile pianificarla non solo nei momenti di gioco, ma anche prima della gara. È opportuno bere a piccoli sorsi, in modo da fare un’integrazione graduale ed evitare la sensazione di stomaco pieno.

Tra i liquidi da non assumere vale la pena ricordare le bibite addolcite, i soft drinks, tè, caffè e, ovviamente, gli alcolici. Quanto appena affermato vale per tutto l’anno e, in particolare, d’estate. Proprio in questo periodo la sudorazione aumenta e la pressione sanguigna scende per via del caldo, ragion per cui è fondamentale sostenersi.

 

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