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La Siot festeggia i suoi primi 60 anni: a Trieste una serie di eventi con esperti

La Siot festeggia i suoi primi 60 anni: a Trieste una serie di eventi con esperti

foto da Quotidiani locali

TRIESTE La Società italiana per l’oleodotto transalpino (Siot) compie sessant’anni e li festeggia offrendo alla cittadinanza una serie di approfondimenti che guardano al futuro, le Tal Energy Lectures, al via oggi, mercoledì 10 luglio. Trattano di un tema, quello della partita dell’energia, con un ruolo sempre più cruciale dal punto di vista geopolitico.

L’incontro con Caracciolo

La geopolitica sarà appunto il tema dell’evento inaugurale: oggi alle 18 nella Sala Luttazzi del Magazzino 26 in Porto vecchio Lucio Caracciolo, direttore e fondatore di Limes, dialogherà con Fabrizio Brancoli, vice direttore del gruppo Nem con delega al Piccolo. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti, l’evento è parte della rassegna “Una luce sempre accesa”. I partecipanti riceveranno in omaggio una copia dell’ultimo volume di Limes, “La Germania senza qualità”. Partendo dalla storia dell’oleodotto, si traccerà una visione per il futuro.

La geopolitica dell’energia

Se l’oleodotto fu progettato in un’ottica di collaborazione tra Paesi europei per contrastare l’oligopolio delle Sette sorelle, ora la geopolitica dell’energia è segnata dai conflitti. Dalla guerra in Ucraina alla crisi nel Mar Rosso l’approvvigionamento di fonti energetiche è diventato obiettivo militare con pesanti ricadute sull’economia e sulle famiglie per l’esplosione dei costi delle bollette.

Il primo oleodotto

L’infrastruttura aveva l’obiettivo di fornire un approvvigionamento di greggio alle raffinerie costruite nei pressi di Ingolstadt in Baviera, un’iniziativa appoggiata dall’allora presidente dell’Eni Enrico Mattei, che sponsorizzò nel 1961 la costruzione del primo oleodotto tra Italia e Baviera: quello che collega Genova a Ingolstadt.

Fu poi nel 1963 che avvenne la prima riunione del consorzio Tal, con l’obiettivo di costruire un oleodotto che, collegando l’Adriatico alla Baviera, permetteva di abbreviare le rotte delle navi cisterna provenienti dall’Arabia o dal Nord Africa.

Le tre società

Tra il 1964 e il 1965 furono fondate le tre società parte del gruppo: una italiana con sede a Trieste, una austriaca con sede a Innsbruck e una tedesca con sede a Monaco. Fu scelto il porto di Trieste come punto d’inizio dell’infrastruttura sia per la sua strategica posizione geografica sia per la profondità dei fondali. Il governo italiano vide anche un’opportunità di rafforzare l’economia della città, sofferente dal secondo conflitto mondiale.

Infrastruttura e integrazione europea

Dunque, spiega il presidente di Siot e general manager del Gruppo Tal, Alessio Lilli, nell’incontro con Caracciolo si rifletterà sul «significato di un’infrastruttura – uno dei primi progetti di integrazione europea – che da 60 anni collega Trieste al cuore dell’Europa» e su «quali riflessi abbia il mutato scenario geopolitico sul nostro ruolo e cosa dobbiamo aspettarci per i prossimi anni e decenni sul fronte dell’energia», dunque «non un’accademica celebrazione della storia dell’azienda ma l’occasione per pensare al futuro». Nell’occasione, saranno proiettate le immagini di un supplemento speciale del Piccolo del 1968, realizzato in occasione dell’inaugurazione dell’oleodotto.

Gli altri eventi

Nel 2024 sono previsti altri due eventi, strutturati a loro volta nella forma di un dialogo con un esperto. Ma l’obiettivo è più ampio: proseguire con il format anche l’anno successivo. Il secondo appuntamento delle Tal Energy Lectures, con data da definirsi, avrà come tema l’energia stessa. L’ospite è già stato scelto: sarà Davide Tabarelli, presidente di Nomisma energia, una società di consulenza che studia appunto il settore. Inevitabile che si parli, tra gli altri temi, anche di transizione verde. —

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