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Truffe sui migranti in Campania, nuova retata dopo la denuncia di Meloni. Figuraccia di De Luca

Un’altra retata, ancora una volta per la truffa del click day, ancora una volta in Campania, stavolta proprio a Salerno, la roccaforte politica del governatore Vincenzo De Luca, quello che solo qualche settimana fa aveva polemizzato e ironizzato sulla denuncia che era partita direttamente dal premier Meloni alla Procura Antimafia. Migranti, la truffa, l’ironia di […]

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Un’altra retata, ancora una volta per la truffa del click day, ancora una volta in Campania, stavolta proprio a Salerno, la roccaforte politica del governatore Vincenzo De Luca, quello che solo qualche settimana fa aveva polemizzato e ironizzato sulla denuncia che era partita direttamente dal premier Meloni alla Procura Antimafia.

Migranti, la truffa, l’ironia di De Luca sulla denuncia della Meloni

Fino a 2mila euro per ogni nulla osta e visto rilasciato e altri 2mila euro per ogni contratto fittizio di lavoro firmato: queste le somme che pagavano i cittadini extracomunitari per ogni istanza inoltrata durante i “click day” legati al Decreto Flussi. La Dda di Salerno ha fatto luce su oltre 2.500 istanze strumentali all’ingresso fraudolento di cittadini extracomunitari in Italia inoltrate verso diverse Prefetture di tutta Italia. Le indagini sono culminate oggi nell’esecuzione di misure cautelari nei confronti di 47 indagati. Le indagini, svolte in coordinamento con il Procuratore nazionale antimafia, hanno consentito di ricostruire l’intero sistema illecito, a partire dalla costituzione di società ad hoc e dall’utilizzo fraudolento dell’identità digitale di imprenditori ignari, allo scopo di consentire l’inserimento delle istanze per l’ottenimento del nulla osta all’ingresso sul territorio nazionale. Venivano poi individuati imprenditori, addetti ai patronati e liberi professionisti che dietro pagamento di denaro da parte dei cittadini extracomunitari interessati predisponevano ed effettuava l’inserimento e curavano le successive pratiche burocratiche. Infine un gruppo di soggetti, alcuni dei quali già condannati per il delitti di associazione mafiosa con riferimento al clan camorristico Cesarano attivo a Pompei e Castellammare di Stabia e con propaggini nella provincia di Salerno, riciclavano gli ingenti proventi derivanti dall’attività illecita.

Le sterili polemiche del governatore

De Luca, nel giugno scorso, invece di schierarsi dalla parte della legalità, aveva rintuzzato la Meloni con frasi a dir poco farneticanti. “Come Regione il nostro compito è la solidarietà, il controllo sanitario e l’accoglienza, la competenza è totalmente del Governo e del Ministero dell’Interno, Meloni avrebbe potuto fare un viaggio più breve: anziché andare dal procuratore Melillo, poteva andare dal prefetto che oggi é ministro dell’Interno, che è il responsabile della cura dei flussi migratori insieme con le prefetture e le questure”.

Vale appena la pena di ricordare che nel 2023, su un totale di 282.000 domande di nulla osta da parte di extracomunitari, ben 157.000 sono arrivate dalla Campania. Ma meno del 3 per cento di chi è in possesso del nulla osta poi viene contrattualizzato.

 

 

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