Dosso di via Scopoli, tutti assolti
PAVIA. Tutti assolti gli imputati al processo sul dosso di via Scopoli protagonista dell’incidente che costò la vita a Riccardo Tirelli il 17 settembre 2019. Dovevano rispondere di omicidio colposo per i ruoli ricoperti all’epoca dei fatti il titolare dell’azienda edile Cossali di Dorno che stava realizzando il dosso, Fabrizio Cossali 50 anni (avvocati Fabio Chiosi ed Enrico Romano), il dirigente del settore mobilità del Comune di Pavia Luciano Bravi 62 anni (avvocato Massimo Marmonti), e il direttore dei lavori di Asm Pavia Massimo Giuseppe Prina 60 anni (avvocati Ermengildo Costabile e Cristina Caruso). Sono stati assolti, le motivazioni saranno rese note tra 90 giorni.
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La notte della tragedia, il 17 settembre 2019, Riccardo Tirelli, giovane gestore del pub di Belgioioso “Al Trani”, tornava, verso le 4, da un locale in centro a Pavia. Il 26enne era alla guida di una Mazda cabrio di colore verde e percorreva piazza del Municipio, con di fianco l’amico Stefano Calvi. Tirelli stava riportando l’amico alla sua auto al Ticinello. La Mazda era parcheggiata in piazza della Posta, Tirelli aveva fatto inversione passando davanti al municipio per imboccare via Scopoli. In quel punto, in via Scopoli, era in fase di realizzazione un attraversamento pedonale rialzato. Una telecamera catturò la dinamica: l’auto impattò contro il “dosso” e decollò, andando a schiantarsi contro il muro del municipio. Tirelli morì quasi subito, il passeggero restò ferito. Sotto accusa finì proprio il rialzo appena costruito.
Al processo in tribunale i genitori del ragazzo, Enzo Tirelli e Patrizia Maria Anastasi, parte civile con gli avvocati Laura Sforzini e Ivan Giubilo, sono sempre stati presenti alle udienze: «Siamo amareggiati – commentano – Nessuno può cambiare quello che è successo ma speravamo che questo processo servisse a evitare tragedie come quelle di nostro figlio».