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Ecologia integrale, due studiosi pavesi fanno luce sul pensiero di Papa Francesco

Ecologia integrale, due studiosi pavesi fanno luce sul pensiero di Papa Francesco

foto da Quotidiani locali

Un teologo, monsignor Gianfranco Poma e un filosofo, Walter Minella, alle prese con la ricostruzione accurata del pensiero sociale di papa Francesco. Monsignor Gianfranco Poma, licenziato in teologia dogmatica e biblica alla Gregoriana e all’Istituto biblico, è stato per molti anni responsabile della cultura nella diocesi di Pavia ed è biblista diocesano. Walter Minella ha insegnato storia e filosofia nei licei e ha diretto il periodico "Ulisse: rivista quadrimestrale di ricerca culturale e sociale" (Pavia-Milano, 1989-1997). Dalla loro collaborazione è nato il libro "L'ecologia integrale di papa Francesco" (edito da Morcelliana, per la collana di Teologia, 250 pagine, 25 euro).

Le due encicliche

Al centro delle riflessioni le due encicliche sociali di Bergoglio - Laudato si’ e Fratelli tutti - ma l'aspetto che davvero contraddistingue questo libro (che ha meritato i complimenti anche del cardinale Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana) è la capacità di partire nell'analisi dal periodo argentino (poco noto da noi perché i testi fondamentali non sono disponibili in italiano), passando per le influenze della “nouvelle théologie” gesuitica del Novecento e di Romano Guardini, per giungere alle grandi sintesi della maturità: il Documento di Aparecida, culmine dell’attività latinoamericana del cardinal Bergoglio. La scelta preferenziale dei poveri, l’immagine di un Dio la cui caratteristica eminente è la misericordia, ma anche la denuncia della catastrofe ecologica dell’umanità, imminente se non si cambia rotta sono le caratteristiche eminenti del pensiero di papa Francesco analizzate dai due autori della pubblicazione.

«L'incubo della distruzione, dell'Apocalisse viene evocato da Bergoglio facendo riferimento agli studi scientifici moderni – spiega Minella – e questo è un elemento di grande novità rispetto al passato. Si parla delle multinazionali che si disinteressano dei danni ecologici, ma si dice anche che il grido di allarme non viene assolutamente percepito dall'opinione pubblica quotidiana. La grandezza di Bergoglio sta nel parlare di coscienza ecologica planetaria, quindi si rivolge a tutti coloro che sono preoccupati per l'avvenire dei propri figli e non solo al mondo cattolico. E in questo va detto che il cardinal Carlo Maria Martini era stato un grande anticipatore di tali problematiche».

Da monsignor Poma l'osservazione che oggi la Chiesa non deve cercare di mettere pezze nuove su un vestito vecchio, ma deve indossare un abito nuovo attraverso una reinculturazione della fede. «Una fede sia teologica, che sociologica e morale – commenta il biblista pavese – che è arrivata a noi figlia di una cultura che non esiste più. Nella Chiesa si continua ad annunciare una fede che la gente con capisce nemmeno più, perché la cultura è radicalmente mutata. Incontro gente che mi dice di non essere credente, ma la verità è che la loro fede non si identifica più in questa cultura. Penso soprattutto ai giovani e al discorso della sessualità: non è tutto peccato ciò che non viene fatto per procreare e non bisogna liberarsi della carne per trovare Dio. Anche il Papa dice che la sessualità è il dono più grande che Dio ha fatto agli uomini. Il pensiero del nostro papa è ricchissimo: è un grande pensatore moderno». Daniela Scherrer

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