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Ladri in azione al cimitero di Chiesanuova: rubato un pezzo del tetto in rame 

Ladri in azione al cimitero di Chiesanuova: rubato un pezzo del tetto in rame 

foto da Quotidiani locali

Da alcuni mesi le persone che hanno i propri cari sepolti nella parte verso l’ingresso della cosiddetta Galleria di Ponente all’interno del Cimitero Maggiore, a Chiesanuova, non possono più visitarli.

I ladri hanno portato via una parte del tetto di rame sovrastante e quindi il Comune ha vietato l’ingresso perché, ogni volta che piove, il pavimento si allaga. La galleria, che ospita 300 loculi, è stata recintata e sul cartello è scritto “Galleria Momentaneamente Inagibile. Ci Scusiamo per il disagio”.

Dal giorno della chiusura sono già passati numerosi mesi ed i lavori promessi dal Comune per riparare il tetto rubato non sono ancora iniziati. Con il rischio che con l’arrivo dell’autunno, il problema non sia stato ancora risolto. Sono già in tanti ad avere segnalato ai Servizi Cimiteriali, l’impossibilità di visitare i propri cari defunti, ma dall’attuale amministrazione comunale non è ancora arrivata una risposta definitiva.

Tra coloro che hanno inviato una mail al Comune c’è anche Bruno Bandoli, ex capo-gabinetto negli anni in cui era sindaco Giustina Mistrello Destro (1999-2004). «Il cimitero non va né dimenticato e né trascurato», spiega Bandoli, «Sta passando troppo tempo da quando è stato violato un tratto del cimitero, lungo trenta metri, che è anche un bene storico monumentale.

Noto uno scarso rispetto verso i familiari e gli stessi defunti. È mai possibile che nei magazzini della Protezione Civile non ci sia un telo dalle adeguate dimensioni che possa essere messo sopra il tetto e proteggere i loculi ed il pavimento dalle infiltrazioni? C’è un’altra segnalazione che voglio fare al Comune. Domenica ho fatto una passeggiata nei vari settori del camposanto ed ho notato tante tombe e cappelle con erbacce, sopra e davanti e tenute male dai familiari».

Immediata la risposta dell’assessora competente. «Il disagio dei familiari è reale», dice Francesca Benciolini, «Ma abbiamo già deciso d’intervenire quanto prima possibile. I regolamenti con le norme relative sono rigorosi e bisogna anche individuare le risorse che servono. Per indire una gara ci sono i tempi tecnici da rispettare.

Per quanto riguarda, poi, le tombe e le cappelle private tenute male dalle famiglie in alcuni angoli del cimitero, come Comune abbiamo già sollecitato più volte i legittimi proprietari. Alcuni hanno subito rispettato le nostre direttive. Altri, purtroppo, hanno fatto orecchie da mercante. Una cosa comunque è certa: il Comune prende sempre in seria considerazione le istanze che arrivano dai cittadini e cerchiamo di trasformarle in atti concreti in tempi brevi». Le segnalazioni dei cittadini sono destinate pertanto a diventare intervento concreto.

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