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Omicidio Alex Marangon, 10 giorni di contraddizioni: tutto quello che non torna

Omicidio Alex Marangon, 10 giorni di contraddizioni: tutto quello che non torna

foto da Quotidiani locali

I documenti

Domenica 30 giugno a poche ore dalla scomparsa di Alex chi era con lui ha riferito che i documenti e il portafoglio del giovane si trovavano nell’abitacolo della sua auto trovata aperta. Nei giorni successivi la versione è cambiata: il portafoglio con i documenti e le chiavi sono stati trovati nella stanza dove Alex avrebbe dovuto passare la notte.

L’ipotesi suicidio

Inizialmente si pensava che Alex se ne fosse andato senza lasciare traccia, poi ha preso forma l’ipotesi del suicidio: il barista si sarebbe gettato di sua spontanea volontà dalla terrazza dell’abbazia di Santa Bona. Ipotesi poi smentita dall’esito dell’autopsia.

Il ruolo delle piante

Con il passare dei giorni cominciano ad emergere i particolari della festa a cui ha partecipato Alex: durante la cerimonia i partecipanti avrebbero bevuto infusi con ayahuasca, un’erba allucinogena che avrebbe causato il malore del ragazzo. Ancora da capire che effetti abbia avuto l’ayahuasca, e se abbia avuto un ruolo nella dinamica dell’omicidio.

La terrazza e il Piave

Dalla terrazza al letto del fiume ci sono circa una dozzina di metri di dirupo e fitta vegetazione. Non è ancora chiaro se un corpo possa finire direttamente in acqua da quel punto.

«Alex aveva paura»

Alcuni amici del giovane barista di Marcon raccontano che lui avesse paura di qualcosa, qualche timore legato alla tipologia di pratiche svolte durante la Musica Medicina. Gli organizzatori dicono invece che Alex aveva già partecipato alle loro iniziative e che era sereno.

I guaritori

Secondo le ricostruzioni dei partecipanti all’evento Jhonni Benavides insieme al suo compagno sarebbe stato l’ultimo a vedere Alex in vita. I colombiani si sarebbero presi cura di lui durante un attacco di panico. I testimoni raccontano che i due sarebbero spariti prima dell’arrivo dei carabinieri e che sarebbero gli unici a non essere stati ancora rintracciati. Ma non è chiaro dove siano e se gli inquirenti sappiano come contattarli.

Le frasi di Zuin

Andrea Zuin è il fondatore del duo ZuMusic Project, e organizzatore dell’evento in abbazia. Durante la conferenza stampa che ha indetto lunedì 8 luglio, ha affermato di sapere dove sono i curanderos, dicendo che sono a disposizione, senza però precisare dove siano e come contattarli.

I sopralluoghi

Poche ore dopo l’omicidio, sulla scena del crimine si è festeggiato un matrimonio. Era il 30 giugno ed erano le 18. Quello è stato il primo di una serie di eventi che hanno inquinato il contesto dove si è consumato l’omicidio di Alex Marangon. A questo si sommano le piogge ed altri eventi metereologici, il passaggio di visitatori e curiosi e la quotidianità del conte Giulio Da Sacco e di sua moglie e di Andrea Zuin con la sua compagna Tatiana Marchetto, ospitati dal conte negli spazi del complesso benedettino di Vidor.

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