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Juan Carlos Ferrero avvisa gli avversari di Alcaraz: “Sale di livello partita dopo partita a Wimbledon”

Juan Carlos Ferrero avvisa gli avversari di Alcaraz: “Sale di livello partita dopo partita a Wimbledon”

Giornata di preparazione per Carlos Alcaraz. Lo spagnolo sta proseguendo nella sua marcia convincente a Wimbledon e l’obiettivo è quello di confermare il titolo dell’anno scorso, conquistando il quarto Slam della sua giovanissima carriera e realizzando una doppietta Roland Garros-Championships nello stesso anno rimarchevole.

Ne ha parlato in un’intervista concessa al quotidiano spagnolo AS il suo tecnico, Juan Carlos Ferrero. L’ex n.1 del modo e coach di grande competenza, ha presentato la prossima sfida contro il russo Daniil Medvedev, valida per le semifinali del Major sull’erba di Londra. Il russo ha prevalso contro Jannik Sinner nei quarti, mettendo in mostra un’ottima prestazione e approfittando delle non perfette condizioni fisiche del n.1 del ranking.

Medvedev è un giocatore che si è guadagnato il rispetto di tutti. Ha battuto Sinner, che sta diventando un giocatore quasi imbattibile sull’erba, per il tipo di gioco che ha. Carlos è vero che gioca in modo molto diverso da Jannik, questo penso possa causare un po’ più di problemi a Medvedev. Ma siamo concentrati al massimo e prendiamo l’incontro con le massime precauzioni“, le parole di Ferrero.

Giocare in uno Slam porta grande motivazione. Questo tipo di tornei sono quelli che lo motivano di più, quelli che vuole vincere di più, quelli in cui vuole giocare al massimo. È chiaro che stando lontani da casa per così tanto tempo, c’è una monotonia da gestire. Penso che la freschezza di Carlos sia qualcosa di molto importante per via del tipo di fisico che ha, che è molto esplosivo. E il team cerca di mescolare sessioni di lavoro con sessioni di riposo in modo che si senta al meglio possibile“, ha precisato il coach iberico relativamente alla gestione della routine.

E sulla condizione di Carlitos: “Non è ancora al 100%, ma ci stiamo avvicinando. Ovviamente, con quelle piccole sconnessioni che a volte ha, scende a 60 o 70%. Ma contro Paul, dal 2-0 del secondo set, penso che abbia dato un esempio di come giocare bene a tennis su erba e anche sull’essere un buon tattico“.

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