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Al santuario di Monte Grisa torna la luce notturna dopo 20 giorni di buio

PROSECCO Il santuario di Monte Grisa alla sera è di nuovo illuminato. È durata pochi giorni l’attesa di tantissime persone, fedeli e non, che si erano allarmate dopo aver constatato che, all’imbrunire, la sagoma del tempio dedicato a Maria scompariva, avvolta nel buio del ciglione carsico.

Una situazione inedita, visto che per anni quella particolare figura del santuario, definita del “diamante solitario”, illuminata a giorno dopo il tramonto e fino alla mezzanotte, era oramai diventata una costante del panorama offerto di sera guardando l’altipiano dalla città. Il guasto al quadro elettrico, all’origine del problema e probabile conseguenza di un fulmine, è stato riparato dai tecnici della Edison energia, società subentrata a Hera luce a partire dal primo luglio nella gestione della pubblica illuminazione cittadina.

«Avevamo allertato la Edison – spiega l’assessore comunale Michele Babuder – non appena ci è stato segnalato il problema l’intervento è stato più rapido del previsto». L’illuminazione del tempio rientra infatti nel contratto di gestione delle luci pubbliche. Presupposto che aveva fra l’altro impedito ai sacerdoti che operano a Monte Grisa di occuparsi in prima persona della mancata illuminazione.

Il blackout è iniziato il 22 giugno. Non c’è stato nessun problema invece per i locali di servizio del tempio, soggetti a un contratto di somministrazione di energia elettrica di natura privata, perciò autonomi. —

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