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Ruspe già in azione sull’Alemagna dopo le frane. Obiettivo: riaprire per Ferragosto

Ruspe già in azione sull’Alemagna dopo le frane. Obiettivo: riaprire per Ferragosto

La vicepresidente della Regione, De Berti: «In futuro transito gratuito in A27 per i pendolari penalizzati dalla chiusura della Statale 51»

L’appello di Elisa De Berti, vicepresidente della Regione. Nell’incontro di ieri mattina con l’Anas, la società Autostrade, Rfi, e gli amministratori di Vittorio Veneto e di Alpago ha ottenuto non uno ma ben quattro risultati per quanto riguarda l’Alemagna ed il Fadalto.

La strada sarà riaperta fra tre, quattro settimane, quindi probabilmente per Ferragosto, anziché entro i 3 mesi temuti dai residenti, dai pendolari, dai Comuni. Il secondo: in futuro, la liberalizzazione del tratto autostradale in presenza della chiusura dell’Alemagna, come probabilmente accadrà di nuovo, e quando i cantieri sulla stessa A27 rallenteranno la transitabilità.

«Ho garantito il mio personale impegno per trovare con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – ha dichiarato la vicepresidente -, e con i concessionari autostradali di volta in volta coinvolti, soluzioni alternative, così da garantire, in situazioni come queste, la possibilità di attivare in modo rapido l'esenzione del pedaggio o il ristoro dei costi che non devono gravare sui cittadini».

Traduce Alberto Peterle, sindaco di Alpago, anche lui partecipe del vertice: «I rappresentanti di Autostrade si sono dichiarati disponibili, su richiesta della Regione e dei Comuni, a liberalizzare questo tratto di A27 per i residenti ed i pendolari del lavoro, nelle situazioni di emergenza che arriveranno in futuro». «Noi intanto – assicura l’assessore Barbara De Nardi di Vittorio Veneto – provvederemo all’istituzione di un fondo compensativo, con tanto di regolamento, per cui, tra i residenti, sarà costretto ad utilizzare l’A27 per le esigenze di prima necessità».

Il dialogo con i sindaci

«In effetti – ha poi confermato la vicepresidente De Berti - abbiamo dialogato con i sindaci dei due Comuni sulla necessità di trovare un modo per compensare i maggiori costi per i cittadini dovuti alla necessità di utilizzare l’unico percorso alternativo alla statale 51, ovvero il tratto autostradale tra i caselli di Vittorio Veneto Nord e Fadalto».

Terzo risultato: in vista del vertice convocato da de Berti, le Ferrovie hanno rotto gli ultimi indugi e hanno fatto ripartire i treni, per cui è stato ripristinato il collegamento diretto tra Venezia e Belluno.

Quarto impegno: portare a casa al più presto i finanziamenti necessari per la costruzione delle gallerie e delle barriere paramassi. Il progetto dell’Anas è pronto, bisogna trovare i 39 milioni necessari all’investimento. L’Anas ha assicurato che il percorso sta già dando dei risultati. Erano le 8, ieri mattina, quando una ruspa, in Fadalto, ha addentato i primi cumuli di detrito in strada. Una da una parte e un’altra dal versante opposto.

Anas al lavoro per il ripristino

«Anas ha confermato che sono in corso gli interventi di sgombero della strada, con una stima di ripristino delle condizioni previgenti e di riapertura alla circolazione, salvo imprevisti, in tre o quattro settimane mentre Rfi e Trenitalia hanno comunicato la ripresa del normale esercizio ferroviario» ha poi fatto sapere la vicepresidente De Berti al sindaco Mirella Balliana di Vittorio Veneto, al vicesindaco Marco Dus, all’assessore De Nardi. La 51 “di Alemagna” è interrotta da venerdì scorso, 12 luglio, tra il chilometro 19,500 e il chilometro 22,000.

Al momento, permane la chiusura nel tratto interessato dalla frana con deviazione del traffico sull’Autostrada A27 nel tratto tra Vittorio Veneto Nord e Fadalto-Lago di Santa Croce. Al tavolo l’Anas Anas ha precisato che «prosegue senza sosta l’attività di verifica della stabilità dei pendìi a monte della Statale, su cui dal mese di settembre 2021 sono installati impianti di monitoraggio. Il ripristino degli impianti travolti dalla frana, insieme con le opere di protezione e contenimento, è prioritario per gestire in maniera preventiva i rischi idrogeologici».

Dunque, prima saranno ripristinate le condizioni di sicurezza. Poi si procederà alla rimozione dei materiali lungo il versante e si costruiranno le vasche di contenimento a valle dei colatoi.

«Operazioni fatte anche nel passato, ma – informa il vicesindaco Dus – l’Anas ci ha assicurato che questa volta sono state ingaggiate ditte ancora più esperte». Considerando la determinazione con cui sui è al lavoro, De Berti ha espresso «il mio grazie agli operatori e le maestranze per il lavoro svolto finora tempestivamente e in condizioni di particolare disagio».

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