Sollevamento pesi, Sergio Massidda: “Il cinese non è fuori portata. Dopo le Olimpiadi cambierò categoria”
Sergio Massidda è pronto ad effettuare il suo debutto olimpico in occasione dei Giochi di Parigi 2024 con l’obiettivo di salire sul podio e giocarsi anche la medaglia d’oro nella categoria -61 kg di sollevamento pesi. Il sardo classe 2002, autore di una carriera giovanile eccezionale, è reduce da un triennio di alto profilo tra i senior in cui spicca l’argento iridato di Riyadh 2023 alle spalle del cinese Fabin Li, favorito d’obbligo alla vigilia della rassegna a cinque cerchi. La stella della pesistica azzurra ha parlato delle sue ambizioni olimpiche e di tanto altro nella seguente intervista concessa a OA Sport.
Come valuti il tuo lungo percorso di avvicinamento alle Olimpiadi?
“Il mio percorso di avvicinamento alle Olimpiadi è stato un po’ travagliato perché ci sono stati alti e bassi durante la preparazione. Abbiamo cercato di fare tutto al meglio e alla fine siamo riusciti a raggiungere il risultato che volevamo: arriviamo alle Olimpiadi al terzo posto nella ranking list e sono molto felice di questo. Non ci lamentiamo“.
Prima Olimpiade a 22 anni: cosa significa per te?
“È un grande orgoglio personale andare alle Olimpiadi e farlo a 22 anni, anche se si sarebbe potuto tentare la qualifica anche per Tokyo. In quel momento abbiamo preferito rimanere nella categoria inferiore per mirare ad altri risultati ed è andata bene così. Colgo l’occasione per ringraziare l’Esercito, che mi sostiene e mi aiuta a centrare obiettivi sportivi così prestigiosi“.
Arrivi alle Olimpiadi da vice-campione del mondo. Il cinese è fuori portata?
“Arrivo orgogliosamente da vice-campione del mondo e secondo me il cinese, che è primo nella ranking list, non è affatto fuori portata. Si vedrà tutto in pedana. Come dico sempre ogni gara è una storia a sé e non si può mai sapere cosa succederà. Noi punteremo al nostro massimo. Gli allenamenti stanno andando bene, quindi possiamo mirare alto“.
Quale sarà il tuo approccio. Punterai in primis ad una medaglia o proverai a fare la corsa sul cinese?
“Innanzitutto, noi punteremo a fare quello che sappiamo. Quello che succederà lo scopriremo solo quando arriveremo in pedana“.
C’è grande equilibrio tra i qualificati: in tanti possono raggiungere o superare i 300 kg di totale. Per la medaglia pensi che dovrai migliorare il tuo record italiano, o non è detto?
“Per la medaglia non è detto che serva superare il record che ho fatto in qualifica, però sicuramente sarà una sfida più difficile rispetto al Mondiale. Alle Olimpiadi arrivano tutti più pronti; quello di cui sono sicuro è che sarà una battaglia“.
Hai disputato diverse gare quest’anno nella categoria di peso superiore: per quale motivo?
“Perché preferivamo evitare di stressare eccessivamente il corpo facendo cali peso a 61 kg, inutilmente poi, visto che la qualifica l’avevamo già conquistata con il Mondiale. Abbiamo preferito restare tranquilli nella categoria superiore e non affaticarci ulteriormente“.
Dopo le Olimpiadi prevedi un cambio definitivo di categoria, magari pensando alla -73 kg, oppure resterai nei -61 kg?
“Passerò sicuramente di categoria perché la 61 sta cominciando a starmi stretta, ma non so ancora quale farò. Se nel prossimo quadriennio le categorie non cambieranno andrò nella 67, anche perché non è detto che la 73 sia olimpica. Sarà tutto da valutare quando sapremo quali saranno le categorie olimpiche“.
Cosa significa per un atleta come te allenarsi e sacrificarsi ogni giorno, per poi giocarsi tutto in soli sei tentativi?
“Ci penso spesso a questa cosa. A volte fa strano, però sono sacrifici che sono contento di fare perché è la gara della vita, il sogno di qualsiasi atleta. Io sono ben felice di allenarmi così tanto per quelle sei alzate, perché so di essermele guadagnate negli anni“.
Sarai alla cerimonia inaugurale delle Olimpiadi?
“Purtroppo non potrò essere alla cerimonia del 26 luglio perché noi arriveremo a Parigi il 4 agosto, le nostre gare saranno negli ultimi giorni dei Giochi. Sicuramente però non mi perderò la cerimonia di chiusura“.