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Strambino, al vaglio le immagini delle telecamere sul colpo a Biverbanca

STRAMBINO. Il mattino di lunedì 15 luglio, alle 8, ad appena due giorni dall’assalto con esplosivo della notte tra il 12 ed il 13 luglio che ha distrutto il bancomat e frantumato tutte le grandi vetrate antiproiettile esterne e dell’ingresso di piazza della Repubblica 16, la filiale di Biverbanca di Strambino ha regolarmente riaperto i battenti, senza arrecare quindi alcun disagio ai suoi clienti.

I lavori di rimozione dei frammenti provocati dal violento scoppio e il ripristino della sicurezza dei locali che hanno consentito l’immediata riapertura degli sportelli bancari della filiale, sono subito iniziati il mattino di sabato 13 luglio, a poche ore dall’assalto notturno al bancomat, e portati a termine nella giornata di domenica 14 luglio.

All’efficienza del ripristino della apparente normalità, fa risconto la ferma disposizione di bocche cucite, impartita dalla direzione del Gruppo bancario Cassa di risparmio di Asti che comprende anche Biverbanca.

Sia le dipendenti della filiale di Strambino, tornate subito al loro posto, che i funzionari della sede centrale non hanno fornito alcuna informazione sull’entità del bottino, che non sarebbe stato ancora calcolato a seguito della difficoltà dell’apertura della cassaforte rimasta bloccata a causa della forte deflagrazione.

A confermare invece l’immediata apertura delle indagini in corso per la ricerca degli autori del furto, sono stati gli inquirenti che, intervenuti sul posto il mattino di sabato 13 luglio, hanno richiesto e ottenuto le immagini registrate dalle videocamere di sorveglianza installate sulla parete esterna della sede di Biverbanca in piazza della Repubblica.

Dalla visione di quelle immagini si spera di ricavare elementi in grado di aiutare a risalire all’identità degli autori dell’ennesimo furto dei bancomat, messo a segno secondo un modus operandi che ultimamente si sta moltiplicando sul territorio.

L’ultimo furto in ordine di tempo registrato a Strambino è quello messo a segno nella notte dello scorso 13 aprile con la distruzione del postamat (e un bottino di circa 70mila euro) dell’ufficio postale di via I Maggio, rimasto da allora chiuso e che, a differenza della immediata riapertura della filiale di Biverbanca, dovrebbe essere riaperto solo il 13 agosto, a quattro mesi dal colpo.

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