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La notte magica di Vance : “Non guarderemo a Wall Street, ma ai lavoratori americani”

L’apoteosi del vice-presidente designato, J. D. Vance, alla convention repubblicana segna un altro, forte punto a favore di Donald Trump nella sua corsa alla Casa Bianca. Era il giorno del vice e Vance, accentando la candidatura, se lo è preso alla grande e ha suscitato l’entusiasmo dei delegati, nell’attesa del finale di stasera in cui The Donald, reduce dall’attentato di sabato, farà una sorta di discorso anticipato alla Nazione.

Vance: “Al fianco degli americani e non del capitale”

“L’America adesso scelga una nuova strada. Questa è una notte di speranza, di quello che l’America era e di quello che saremo presto”, ha detto Vance alla convention. “La finiremo di dare ascolto ai bisogni di Wall Street. L’importazione di manodopera straniera è finita. Lotteremo per i cittadini americani, per il loro lavoro e per i loro salari”, ha aggiunto nel suo discorso il senatore dell’Ohio.

“I migranti regolari sono stati una ricchezza, gli irregolari vanno espulsi”

Vance ha poi affrontato il tema dell’immigrazione irregolare facendo anche riferimento alla sua storia personale: “È parte della nostra tradizione accogliere i nuovi arrivati. Ma quando permettiamo l’arrivo di nuovi arrivati, lo permettiamo alle nostre condizioni. In questo modo preserviamo la continuità di questo progetto di 250 anni fa”. Il senatore ha così rivolto un pensiero alla moglie Usha: “Sono sposato con una figlia di immigrati dell’Asia meridionale in questo Paese, persone incredibili, persone che hanno davvero arricchito il Paese in tanti modi”.

“Non dimenticherò mai da dove vengo”

“Alla gente di Middletown e a tutte le comunità dimenticate del Michigan, Wisconsin, Pennsylvania, Ohio e di ogni angolo della nostra nazione dico: non dimenticherò mai da dove vengo”. Il senatore simbolo del sogno americano ha chiuso così il suo intervento alla convention Gop, rivolgendosi a quegli stati cruciali del Midwest e della Rust Belt, la cintura industriale del Paese determinante per la vittoria, che ritiene di rappresentare e che spera di portare in dote al tycoon.

“L’America ha bisogno di Trump”

“Il Paese – ha proseguito Vance nel suo discorso – ha bisogno di un leader che risponda ai lavoratori, sindacalizzati e non e che lotti per riportare in Usa le fabbriche. Trump è la persona che realizzerà queste cose”, ha garantito Vance invitando all’unità il popolo repubblicano per rieleggere l’ex presidente.

La notte di Donald

Stanotte, ora italiana, Donald Trump accetterà la nomination con il primo, vero discorso dopo i fatti di sabato scorso. I sondaggi lo danno nettamente in testa sia rispetto a Biden che a un’eventuale candidatura di Kamala Harris. La stessa scelta di Vance sembra garantirgli ancora maggiori consensi. Mentre i democratici annaspano.

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