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La redazione di Dazn si chiede come si innova il calcio rinunciando a quasi la metà dei giornalisti

Il comitato di redazione di Dazn incassa la solidarietà e il supporto della FNSI e dell'Associazione Lombarda giornalisti

L'articolo La redazione di Dazn si chiede come si innova il calcio rinunciando a quasi la metà dei giornalisti proviene da Giornalettismo.

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana e l’Associazione lombarda giornalisti hanno espresso solidarietà alla redazione di Dazn che, in questi giorni, sta facendo i conti con la decisione – da parte dei vertici dell’azienda OTT che si è assicurata la trasmissione delle partite della Serie A per i prossimi cinque anni – di mettere tra gli esuberi ben 14 di 32 giornalisti, garantendo la copertura di inviati sul campo solo per 5 match su 10 per ciascuna giornata del massimo campionato di calcio italiano. Per quanto riguarda la trattativa tra l’azienda e i giornalisti, questi ultimi hanno ricevuto delle rassicurazioni rispetto al fatto che non si procederà con i licenziamenti. Tuttavia, la redazione si interroga su come sia possibile rinnovare il prodotto calcio (e – anzi – digitalizzarlo, come ha detto il country manager di Dazn Stefano Azzi) senza poter contare sul racconto giornalistico di prima mano.

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Sindacati e Dazn, la solidarietà della FNSI

«Dopo aver acquistato un nuovo ciclo di diritti TV, oggi, mercoledì 17 luglio, Dazn lancia il suo palinsesto della trasmissione delle partite di serie A per la stagione 2024/2025 – hanno dichiarato FNSI e Associazione lombarda giornalisti -. Insieme con i colleghi della redazione, ci chiediamo come sia possibile garantire e migliorare gli standard dell’offerta rinunciando alla metà di giornalisti dipendenti». La Federazione Nazionale della Stampa Italiana ha poi garantito la sua presenza ai tavoli tecnici, per cercare di ovviare il più possibile alla situazione configuratasi in azienda. L’obiettivo, al momento, è quello di ridurre il più possibile gli esuberi e – ovviamente – vigilare affinché lo spettro dei licenziamenti (che la stessa Dazn ha smentito) si allontani definitivamente dalle stanze italiane dell’OTT.

Le reazioni, ovviamente, arrivano anche dalla redazione di Dazn. Nella sua totalità – come detto nell’articolo di apertura di questo monografico di Giornalettismo – ha dichiarato lo stato di agitazione: «La redazione giornalistica – è la motivazione – non ritiene la decisione di rinunciare a 14 giornalisti compatibile con il nuovo piano editoriale di Dazn».

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