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Hanno sensori di apertura e riconoscono il livello di riempimento: a Udine arrivano i cassonetti intelligenti

UDINE. Le nuove tecnologie, intelligenza artificiale compresa, a servizio della raccolta dei rifiuti. È la “rivoluzione” che ha in mente l’assessore comunale all’Ambiente, Eleonora Meloni, che è pronta a far partire una sperimentazione con cassonetti intelligenti dotati di sensori di accesso per gli utenti, con un riconoscimento del livello di riempimento.

Si comincia in autunno

L’obiettivo è essere pronti in autunno, dopo Friuli Doc, nelle aree in cui il sistema di raccolta porta a porta ha necessità di correttivi, visti i disagi a cui ancora oggi sono costretti i residenti dei grandi condomini o dei quartieri più popolati: piazzale Cella, via Podgora, via Malborghetto, via Mantova, viale Volontari della Libertà e la zona di San Domenico.

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Contenitori che troverebbero posto a ridosso della strada e delle aree pubbliche, come avveniva con i vecchi cassonetti, suddivisi per tipologia di rifiuti, e quindi indifferenziato, organico, plastica, vetro e carta. «Siamo al lavoro in stretta sinergia con il nostro ente gestore, Net, per ottimizzare i giri di svuotamento dei cassonetti e di raccolta dei rifiuti. Al termine della sperimentazione, che non sarà troppo lunga, valuteremo il livello di gradimento da parte dei cittadini e capiremo come procedere».

Cassonetti intelligenti

Correttivi smart già annunciati nel corso dell’ultima campagna elettorale, che dopo l’estate vedranno la messa a terra. I cassonetti intelligenti potranno essere aperti dagli utenti dotati di un profilo Tari con un App o con una smartcard. Trattandosi di una fase di sperimentazione, il Comune non acquisterà i contenitori ma li noleggerà, abbattendo così i costi e decidendo in una seconda fase se concretizzare o meno l’investimento, sulla base dei risultati ottenuti.

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«Stiamo ancora ragionando sul numero di cassonetti da impiegare per la sperimentazione – ha detto ancora Meloni –. È in corso un confronto con Net, per un sistema che oltre a migliorare le modalità di conferimento per i cittadini, porterà vantaggi anche per gli operatori: non saranno più impegnati con il prelievo manuale, visto che tutto diventerà meccanizzato».

Nessun obbligo

Tra le ipotesi a cui Net e l’assessore Meloni stanno lavorando c’è quella di dare modo a tutti i cittadini udinesi di provare il conferimento intelligente. Se i nuovi cassonetti troveranno posto, ad esempio, in piazzale Cella, potranno essere utilizzati anche dai residenti di altri quartieri, trattandosi di una sperimentazione.

In questo modo il Comune avrà modo di ottenere un feedback più ampio. «Ciò che ci preme sottolineare – ha aggiunto Meloni – è il fatto che non vogliamo obbligare nessuno a utilizzare i cassonetti intelligenti: sarà una scelta condivisa e non imposta, che in prospettiva potrà portare all’introduzione di una tariffazione puntuale».

Dicendo questo, Meloni ha ricordato quanto fatto negli ultimi mesi in campo ambientale, con l’accensione di video e foto trappole per immortalare chi abbandona i rifiuti e con la messa in campo di una squadra di sette persone di Net per togliere dalle strade sacchi o oggetti gettati in modo non corretto. In arrivo ci sono anche gli ispettori ambientali (o spazzini di quartiere).

Azione trasversale

«Crediamo che questo processo di aggiustamento del sistema di raccolta rifiuti debba essere condiviso in maniera trasversale», ha annunciato Meloni.

Un appello già raccolto da Antonio Pittioni (FdI): «Sono a favore di questo metodo di raccolta basato su innovazione green, dove il cittadino può conferire liberamente senza obblighi di calendario. In un contesto come il nostro, dove i cittadini sono virtuosi, non penso troverà difficoltà» .

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