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ATP Amburgo, Rune: “I miei standard sono alti”. Zverev: “Non capisco perché non si utilizzi la tecnologia in campo”

Queste le parole del danese e del tedesco, seconda e prima testa di serie del torneo, dopo le loro vittorie agli ottavi di finale rispettivamente contro Trungelliti e Gaston

Dal nostro inviato ad Amburgo

Due vittorie diverse, ma pur sempre due vittorie (qui la cronaca). Holger Rune non ha faticato più di tanto per estromettere il qualificato argentino Marco Trungelliti, arresosi in due set. Tutt’altra storia, invece, per Alexander Zverev. Dopo aver lasciato andare il primo set a causa di una discussa valutazione arbitrale, il teutonico è riuscito a mettersi tutto alle spalle e anche lui, in più di due ore e mezza di match, si è andato a prendere il successo in tre set contro un grintoso Hugo Gaston. Di seguito, le parole in conferenza stampa delle prime due teste di serie del Hamburg European Open.

Conferenza stampa Holger Rune

D: Dove pensi che sia il tuo livello di tennis rispetto al tuo massimo? E per massimo si intende quando hai raggiunto i migliori risultati: quindi, fine 2022 e prima metà 2023.

Rune: “Mi sento sicuramente più maturo rispetto a un anno fa. In quel periodo non ho giocato bene. Almeno, da Wimbledon in poi. Ora mi sento cresciuto come persona, come tennista. È sempre positivo giocare senza punti da difendere, ma allo stesso tempo mi metto da solo pressione per performare al meglio. I miei standard, in generale, sono alti e decido io di tenerli elevati”.

“Ora però gestisco molto meglio la parte mentale e fisicamente sono più allenato. L’anno scorso, il secondo nel circuito maggiore, non è stato facile. Lavoro costantemente per tornare al mio miglior livello e, una volta lì, alzarlo ancora. Ho 21 anni, si può solo che migliorare”.

D: Guardando al match che hai perso contro Djokovic a Wimbledon, tornando indietro faresti qualcosa di diverso?

Rune: “Al 100%. Due giorni dopo ero già ad allenarmi. Sono rimasto molto deluso dal modo in cui ho giocato. Avrei dovuto stare con i piedi più dentro al campo cercando di comandare lo scambio come avevo fatto negli altri precedenti contro di lui. Tutto ciò, invece, lo ha fatto Novak e per questo si è meritato la vittoria”.

Conferenza stampa Alexander Zverev

Andrea Binotto, Ubitennis: Quali sono i tuoi pensieri riguardo l’ultimo punto del primo set?

Zverev: “Era chiaramente un doppio rimbalzo. In un set point, quindi in un punto estremamente importante. Sicuramente un momento deludente, una chiamata sbagliata dell’arbitro. Ma siamo umani. L’arbitro sbaglia come io a volte gioco a tennis in maniera orribile. Anche l’arbitro, quindi, può avere brutte giornate”.

“Ma la vera domanda che ci si dovrebbe porre è: come mai non si può rivedere il punto dato che l’ATP può farlo e tutti da casa lo possono rivedere? Si è provato a inserire la video review all’ATP Cup e tutti sono rimasti estremamente soddisfatti. Non è una cosa difficile da fare, la tecnologia c’è già. Basta che autorizzino a utilizzarla nei tornei perché questi momenti possono costare partite intere o, in questo caso, un set. Non voglio dire che mi è costato l’incontro, ma quella chiamata in finale al Roland Garros era sicuramente da rivedere”.

D: Hai già fatto sapere più volte quanto tu ci tenga alle Olimpiadi. Quest’anno nella stessa settimana si giocherà il 500 di Washington che hai vinto due volte. Ti è mai balenata in testa l’idea di dare priorità a quel torneo rispetto alle Olimpiadi?

Zverev: “L’ITF (che organizza l’evento su delega del CIO, ndr) e l’ATP non sono mai andate troppo d’accordo e questo non è un segreto. Ognuna va avanti per la sua strada ed è per questo che in quella settimana ci saranno due eventi importanti. Ma alle Olimpiadi, che sono il più grande evento sportivo al mondo, ci saranno quasi tutti i più importanti giocatori che hanno fatto la loro scelta di dare priorità a questo evento mettendo da parte la questione punti ATP e montepremi”.

“Così come nel 2022 Wimbledon non ha dato punti per l’esclusione dei giocatori russi e bielorussi. E comunque ci sono lo stesso andati tutti. È una questione di prestigio, di vincere per il tuo paese, non di punti o altro. Non metterei mai davanti alle Olimpiadi un ATP 500 come Washington, che quest’anno, rispetto agli anni scorsi, sarà ancora più interessante per i motivi che ho detto prima”.

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