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Dritti alla cassaforte con il flessibile: per fuggire aggrediscono il titolare del ristorante

Dritti alla cassaforte con il flessibile: per fuggire aggrediscono il titolare del ristorante

Mestrino, quattro banditi fanno irruzione al ristorante Bosco Mardigliana: il proprietario colpito da una pesante lampada

Violento faccia a faccia con i ladri per il titolare del ristorante Bosco Mardigliana di Mestrino: hanno fatto irruzione nella sua casa e lo hanno svegliato mentre con il flessibile aprivano la cassaforte.

Per agevolarsi la fuga gli hanno lanciato addosso una pesante lampada e hanno colpito con un bastone la sua cagnolina: il furto pertanto si è trasformato in una rapina.

Erano in quattro e sono scappati con denaro e gioielli. Sia l’uomo che il cane sono spaventati ma stanno bene, anche se resta il sospetto che i malviventi sapessero esattamente dove andare, in quanto non hanno toccato nulla né rovistato da nessuna parte, dirigendosi subito verso la cassaforte.

«È collocata in un luogo non certo convenzionale – racconta Antonio Coltro, il titolare del ristorante e vittima della rapina in casa – e conosciuto da un numero ristrettissimo di persone, ma a parte aver leggermente aperto alcuni cassetti, non hanno spostato nulla, non hanno messo in disordine da nessuna parte. È strana pure la circostanza per la quale quella notte ero insolitamente a casa da solo. Era come se lo sapessero».

Il colpo è avvenuto nella notte tra martedì 16 e mercoledì 17 luglio e le telecamere hanno immortalato i quattro uomini, con il volto travisato, arrivare intorno all’una e trenta in via Tevere, nei pressi del ristorante annesso all’abitazione.

Mentre uno è rimasto fuori a fare da palo gli altri tre sono entrati in casa e si sono diretti nella stanza in cui è contenuta, mimetizzata, la cassaforte.

«Mi hanno svegliato però verso le due di notte – prosegue Coltro – a causa del rumore che hanno fatto azionando il flessibile a scoppio molto potente che hanno usato per aprire lo sportello della cassaforte. La mia cagnolina si è messa ad abbaiare svegliandomi e sentendo i rumori, mi sono alzato e mi sono recato nella stanza della cassaforte, trovando però la porta chiusa dall’interno. Si erano barricati dentro e nonostante avessi preso a pugni ripetutamente la porta, non hanno desistito, continuando a tagliare lo sportello. Sono quindi sceso al piano terra per telefonare al 112, ma me li sono trovati alle spalle: parlavano tra di loro una lingua dell’Est europeo e quando mi hanno visto, uno di loro ha preso uno spazzolone e con il manico ha colpito la mia cagnolina che gli si era parata davanti in segno di difesa. Con lui ho ingaggiato quindi una colluttazione, afferrando il bastone e strappandoglielo di mano per evitare che colpisse ancora il cane oppure me. L’uomo ha preso allora una pesante lampada di ceramica che si trovava lì vicino e me l’ha scagliata addosso, per fortuna senza riuscire a colpirmi. Tanto è bastato, però, perché riuscissero a raggiungere la porta da cui erano entrati e che fuggissero. Hanno impiegato tre minuti al massimo per aprire lo sportello della cassaforte spesso un centimetro, svuotandola di tutti i soldi e i gioielli contenuti all’interno. Prima di salire in casa erano passati dal ristorante, dove hanno rubato i circa 500 euro che avevo lasciato come fondo cassa. Restano il terrore che sta patendo ancora oggi la mia cagnolina e i danni al cancello, all’inferriata e alla porta che hanno divelto per entrare in casa».

Rassettando la casa si è scoperto che dal ristorante il ladri avevano preso un coltello dalla lama lunga una quarantina di centimetri che il titolare utilizza per tagliare i dolci: se l’erano portato in casa, forse pronti ad utilizzarlo come arma di difesa.

A Coltro non è rimasto che chiamare i carabinieri e denunciare l’accaduto.

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