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Xiaomi pronta a superare Apple, Samsung resta il primo produttore al mondo



Il mercato smartphone potrebbe riservare a breve un cambiamento storico: Xiaomi ha ridotto il gap da Apple e sembrerebbe pronta a prendersi il secondo posto dietro Samsung nella classifica dei più grandi produttori al mondo. A rivelarlo sono i risultati preliminari del report di IDC (International Data Corporation), una tra le più note e affidabili società di analisi in ambito IT, che ha esaminato l'andamento degli smartphone durante il secondo semestre dell'anno. Il segnale più importante per i produttori è che le spedizioni globali sono aumentate del 6,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, toccando quota 285,4 milioni di unità. Si tratta del quarto trimestre consecutivo in crescita, a testimonianza che il 2024 si sta rivelando l'anno del rilancio, anche se gli analisti evidenziano che “sebbene la ripresa sia ben avviata, la domanda deve ancora stabilizzarsi e resta difficile in molti mercati”.

Numeri alla mano (visibili qui sotto), il dato rilevante è che tutti i primi cinque produttori sono in crescita in confronto allo stesso periodo del 2023. Diverso, molto diverso, è però il tasso di crescita riscontrato da aprile a giugno 2024. Samsung ha registrato un incremento dello 0,7%, Apple dell'1,5%, Oppo dell'1,8%; dall'altro lato c'è Vivo, salita del 21,9%, e soprattutto Xiaomi, con un aumento su base annuale del 27,4%. Sono numeri che vanno contestualizzati, per tanti motivi. La conseguenza primaria di questo exploit è che Xiaomi adesso tallona Apple come quota di mercato: 15,8% per gli statunitensi (45,2 milioni di unità spedite), 14,8% per i cinesi (42,3 milioni distribuiti rispetto ai 33,2 milioni di un anno fa), secondi e terzi dietro Samsung che possiede il 18,9% del mercato (53,9 milioni di pezzi inviati nel trimestre). A spiegare il differente ritmo di crescita c'è la strategia dei due brand, perché Apple conta su un solo modello e gli iPhone registrano puntualmente i migliori numero dell'anno durante gli ultimi tre mesi, con l’uscita dell’ultimo arrivato, e nei successivi primi tre mesi, poiché l'effetto novità continua ad essere forte.

IDC


Le classifiche sono però basate sui numeri e Xiaomi è stata premiata dalle alte vendite ottenute con i suoi top di gamma - Xiaomi 14 e Xiaomi 14 Ultra - ma ancor più per i modelli di fascia bassa, come la recente gamma Redmi Note 13, abitualmente premiati per il conveniente rapporto qualità-prezzo che garantiscono. Ciò significa, quindi, che nel duello Xiaomi-Apple, la prima macina numeri ma la seconda mantiene margini irraggiungibili per tutti gli altri marchi, in quanto nessuno vende nella fascia alta di mercato come Apple (neppure Samsung, che resta l'unica in grado di sedersi allo stesso tavolo).

Tornando ai numeri, alla luce del terzo semestre, Xiaomi potrebbe davvero superare Apple come secondo produttore su scala globale. Ma è assai probabile che con il lancio di iPhone 16, Apple dovrebbe tornare alla piazza d'onore. Notevole il balzo di Vivo, che ha piazzato quasi 26 milioni di smartphone in tre mesi; un'impennata che ha permesso di superare di un decimo di percentuale Oppo, che ha spedito 25,8 milioni di terminali. Combinando i risultati delle due compagnie (peraltro unite sotto la casa madre BBK Electronics) che chiudono la top 5 con l'impennata di Xiaomi, si può intuire come il vento dalla Cina sia tornato a spingere forte. Vedremo nei prossimi mesi se la spinta sarà così forte da scrivere una nuova pagina di storia.

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