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Indennità di carica: Fonzaso ogni mese restituisce allo Stato oltre 12 mila euro

C’è chi fa il sindaco a tempo pieno, non potendo più conciliare l’impegno rispetto a ciò che svolgeva da libero professionista. C’è chi è dipendente statale e rinuncia alla metà di ciò che gli sarebbe dovuto perché non si mette in aspettativa, e chi è titolare di impresa e nemmeno se volesse potrebbe rinunciare all’indennità per intero, ai sensi della legge di bilancio 2022.

Così spesso ci si trova di fronte a un paradosso: a Fonzaso, che ha incassato in marzo la somma di 14.767,63 per l’indennità di sindaco e assessori, si è fatto il calcolo della quota da restituire, quindi da riversare nella casse statali: supera i 12 mila euro.

Il motivo è presto detto: nella giunta di Christian Pasa, che è dipendente pubblico, anche gli assessori hanno un dimezzamento della quota per il fatto che lavorano, questo vale per il vicesindaco Selene Toigo e per l’assessore al bilancio Matilde Vieceli.

A Santa Giustina, dove il bacino di utenza è diverso, il Comune entra nella fascia demografica fra 5001 e 10 mila abitanti: rispetto a Fonzaso, che galleggia sui 3 mila abitanti, gli emolumenti sono diversi e le condizioni di ogni singolo profilo, dal sindaco agli assessori, anche.

Così, se al sindaco Pasa che non ha chiesto aspettativa dalla scuola dove insegna per 6 ore a settimana, spettano meno di 1000 euro, senza tredicesima, senza contributi e con le tasse da pagare sul cumulo, agli assessori in servizio 250 euro lordi circa e ai consiglieri 150 euro circa a seconda delle presenze effettive ai consigli comunali, l’indennità dei Comuni “grossi” si discosta significativamente.

Al sindaco di Santa Giustina, Ivan Minella, spettano lordi 4 mila euro mensili – per dodici mesi senza contributi – a partire dal 1 gennaio 2024, senza alcuna riduzione in quanto lavoratore autonomo che non può avvalersi della facoltà di porsi in aspettativa non retribuita.

Al vicesindaco Paolo Perot spetterebbero 2001 euro, ma l’emolumento viene dimezzato del 50 per cento in quanto lavoratore dipendente. Per gli assessori il compenso è fissato in 1800 euro. Solo per Gloria Dalla Rosa l’indennità di assessore sarà ridotta del 50 per cento, in quanto lavoratore dipendente non collocato in aspettativa. Mentre Elisabetta Dal Pan e Renzo Minella non avranno alcuna riduzione in quanto la prima è titolare di impresa e non può avvalersi di aspettativa, stessa cosa per il secondo che è pensionato.

Come ricorda il sindaco Christian Pasa, la legge di bilancio 2022 «ha adeguato le indennità di funzione del 45 per cento e del 68 per cento anche per incentivare la partecipazione ai governi locali a fronte di una disaffezione più che legittima perché fare il sindaco o gli assessori peggio ancora – che fanno atti di giunta pagati una miseria e possono avere ripercussioni anche a distanza di anni – è diventata una missione».

A Fonzaso lo Stato si riprende dunque quasi tutto, continua Pasa, «perché gli amministratori non chiedono nemmeno il rimborso dei chilometri effettuati. D’ora in poi cominceremo a riprenderci almeno i costi vivi. Anche perché, a fronte di risparmi e restituzioni, pare che lo Stato voglia ridurci i trasferimenti di 8 mila euro. Se ci lasciassero i 12 mila che restituiamo, sapremo noi come impiegarli fra un buco sulla strada e il decoro urbano da garantire».

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