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Cabinovia strategica tra Apollonio e Socrepes: ecco come apparirà l’impianto di risalita

Il progetto della cabinovia Apollonio – Socrepes che parte dal parcheggio nella zona dell’ex Polveriera sta muovendo i suoi passi in Regione, dopo essersi arenato in Provincia per l’autorizzazione Via.

La “Proposta di partenariato pubblico privato per un nuovo sistema integrato di mobilità intermodale” rientra nel Piano degli interventi correlati ai Giochi olimpici e paralimpici invernali di Milano Cortina 2026 come “essenziale”, in quanto opera che avrà effetti durevoli per l’economia, in un’ottica di sviluppo e rilancio del territorio che costituirà eredità dei Giochi.

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Il progetto di fattibilità tecnico economica è stato elaborato dalle società Pool Engineering Srl e Quick-No Problem Parking SpA, e a giugno, su richiesta dell’amministratore delegato di Simico Fabio Saldini, è stato preso in carico dalla Regione per uscire dall’impasse in Provincia per il rilascio dell’autorizzazione Via.

Ciò è stato possibile in quanto la Regione ha la competenza primaria in materia di trasporto pubblico locale e mobilità. La cabinovia, pur essendo utilizzata anche per scopi turistici, rientra in questa categoria, avendo una portata oraria di passeggeri superiore a 1.800. L’impianto avrà una portata massima di 2.400 persone/ora, e con una previsione di una media di oltre 2.000 passaggi giornalieri.

Il problema per il rilascio delle autorizzazioni Via dell’impianto è che sorgerebbe su una frana attiva, la frana di Mortisa; inoltre in relazione ai pareri paesaggistici, la Sovrintendenza aveva sollevato perplessità per il grande impatto della stazione intermedia prevista proprio sotto l’abitato di Mortisa.

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Ora il progetto è in capo alla Regione e Simico spera di sbloccarlo al più presto per poter partire ad ottobre con i lavori. Ciò che preme di più a Simico è la costruzione dell’impianto, richiesto dal Cio per il trasporto degli spettatori nell’area delle gare femminili di sci alpino in Tofana, mentre il resto, visti i tempi ormai strettissimi, andrà completato dopo il 2027.

La Pool Engineering, in qualità di capogruppo della costituenda rete di imprese, ha presentata il 16 giugno un’istanza per il rilascio del provvedimento di Valutazione Impatto Ambientale per lo studio di fattibilità che prevede, oltre all’impianto di risalta, un parcheggio interrato da 777 posti auto su tre piani, un’area commerciale dedicata a noleggi di attrezzature, area relax e varie su cinque livelli, un’area di sosta per pullman e navette, nonché un tunnel che dovrebbe collegare il versante del Faloria con quello della Tofana attraverso una serie di tappeti mobili, con fermata nel centro cittadino.

Non mancheranno locali destinati a bar, caffetterie, piadinerie, paninoteche e un ristorante.

I possibili principali impatti ambientali previsti dalla realizzazione dell’intervento riguarderanno, in base a quanto riportato nell’istanza della Pool Engineering: «Suolo e sottosuolo in relazione alla possibilità, per quanto remota e improbabile, che in fase di cantiere si verifichino fenomeni di dissesto; acque in relazione alla possibilità, per quanto improbabile che in fase di cantiere si verifichino fenomeni di sversamento accidentale nei corpi idrici superficiali con alterazione della qualità delle acque superficiali; aria ambiente in relazione alla possibilità che in fase di cantiere si disperdano polveri ed inquinanti in atmosfera con effetti, ancorché non particolarmente rilevanti, a carico dei ricettori prossimi alle aree di cantiere; rumore e vibrazioni in relazione alla possibilità che in fase di cantiere si rilevino superamenti dei limiti normativi, ancorché non particolarmente rilevanti, a carico dei ricettori prossimi alle aree di cantiere; paesaggio in relazione al paesaggio percepito in fase di cantiere».

C’è tempo fino al primo agosto per presentare osservazioni.

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