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Decima inchiesta edilizia a Milano in due anni, sequestrato il cantiere delle Residenze Lac: indagato anche Paolo Mazzoleni

Decima inchiesta edilizia a Milano in due anni, sequestrato il cantiere delle Residenze Lac: indagato anche Paolo Mazzoleni

Abusi edilizi, lottizzazione abusiva, abuso d’ufficio e false attestazioni. È con queste accuse che la guardia di finanza di Milano ha eseguito il decreto di sequestro preventivo, disposto dalla gip Lidia Castellucci, del cantiere delle Residenze Lac, di via Cancano 5, nell’area del Parco delle Cave di Milano. Nell’indagine gli indagati sono otto. Tra questi […]

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Abusi edilizi, lottizzazione abusiva, abuso d’ufficio e false attestazioni. È con queste accuse che la guardia di finanza di Milano ha eseguito il decreto di sequestro preventivo, disposto dalla gip Lidia Castellucci, del cantiere delle Residenze Lac, di via Cancano 5, nell’area del Parco delle Cave di Milano. Nell’indagine gli indagati sono otto. Tra questi figurano: Paolo Mazzoleni, il progettista della società proprietaria dell’area e attuale assessore all’Urbanistica del Comune di Torino, già sotto inchiesta per la vicenda della palazzina di piazza Aspromonte; Andrea Viaroli, dirigente dello Sportello unico per l’edilizia (Sue); e Riccardo Rinaldi, responsabile del procedimento. Secondo l’inchiesta, la realizzazione delle Residenze Lac, un complesso di 77 appartamenti distribuiti in tre diverse torri, è avvenuta con un permesso di costruzione convenzionato, che non ha qualificato l’opera come un nuova costruzione.

L’indagine è coordinata dal pm Marina Petruzzella e Paolo Filippini e dall’aggiunto Tiziana Siciliano. Si tratta della decima inchiesta aperta dalla Procura di Milano in due anni in campo urbanistico ed edilizio dopo quelle sulle torri Bluestone di via Crescenzago, la Torre Stresa di via Milano e gli edifici costruiti all’interno dei cortili. Da quanto si apprende, l’indagine sulle Residenze Lac della società immobiliare Nexity Milano Parco delle Cave srl, guidata da Eric Agnesa, non riguarda solo gli abusi edilizi contestati nelle precedenti indagini – come l’uso della Scia per ristrutturazione invece che una nuova costruzione e la violazione delle norme sugli standard urbanistici e i servizi pubblici di interesse generale – ma si sarebbe allargata alla “legalità” stessa della convenzione urbanistica del progetto. L’area di quasi 10mila metri quadrati sarebbe stata infatti “spacchettata” in due lotti attraverso un atto siglato nello studio notarile Restuccia & Stucchi, il 31 gennaio 2019, con le firme dell’ex dirigente dello Sportello Unico Edilizia e oggi membro della Commissione paesaggio e segretario dell’Ordine degli Architetti di Milano, Giovanni Oggioni, e la titolare dell’allora società Lakes Park srl, Rosella Bollini. Sul primo lotto devono sorgere tre torri, affacciate sul lago al Parco della Cave. Sul secondo lotto un supermercato di Lidl. Tra i profili nel mirino degli investigatori non ci sono solo i volumi, i titoli edilizi e gli assetti planivolumetrici del territorio ma la trasparenza della pubblica amministrazione.

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