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ATP Amburgo: Darderi dà il massimo, ma in semifinale ci va Baez

Luciano Darderi, come già accaduto questa settimana, gioca il primo set in maniera impeccabile, ma questa volta è costretto ad arrendersi al set decisivo

Dal nostro inviato ad Amburgo

[3] S. Baez b. [7] L. Darderi 2-6 6-4 6-4

Ci ha provato con tutto sé stesso, ma Sebastian Baez ha avuto ancora qualcosa in più. Un qualcosa che non sembra riguardare gli aspetti puramente più tecnici del tennis, quanto la capacità di rimanere lucidi e non farsi prendere dal nervosismo. Insomma, l’argentino totale ha prevalso nella gestione dei momenti salienti sul mezzo argentino Luciano Darderi, settima testa di serie del torneo in cerca della prima semifinale a livello 500. Obiettivo, quindi, da rimandare.

Con lo score di 2-6 6-4 6-4 la terza testa coronata del tabellone si è imposta sull’avversario in poco più di due ore di gioco, ottenendo così la 23esima vittoria ATP sul rosso nel 2024 (nessuno meglio di lui), l’11esima semifinale ATP (la decima in terra battuta) e la seconda a livello 500 in stagione dopo quella di Rio de Janeiro. Per un posto nel secondo ultimo atto in un evento 500 nel 2024 il sudamericano se la vedrà ora o con Arthur Fils o con Holger Rune.

Sconfitta amara invece per l’azzurro, in cerca della quarta semifinale ATP e della prima vittoria su un top 20 che l’avrebbe portato (virtualmente) al numero 28 al mondo, suo best ranking.

L’argentino avanza con un 74% di prime (69% di punti) e un misero 22% di conversione con la seconda (5/23). A svoltargli la partita però sono stati i 39 vincenti, mentre Darderi ne ha messi a segno 21 in totale.

Baez nell’intervista in campo: Per il primo set devo fare i miei complimenti a Luciano, ha giocato molto bene e ha tenuto un livello alto. Un ottimo torneo in generale per lui. Del fatto che questa è la mia 23esima vittoria sul rosso in stagione sono molto contento. Io guardo incontro per incontro, giorno dopo giorno insieme al mio team che mi supporta sempre. Per questo, sono molto felice”.

Primo set: Baez falloso con il dritto regala parecchio. Darderi, solido e regolare, raccoglie

In un Am Rothenbaum sempre più affollato ed entusiasta, oltre che nuovamente con il tetto aperto, si iniziano le danze pochi minuti dopo mezzogiorno, con il sole alto nel cielo nella giornata più calda della settimana. È Darderi il primo a partire in battuta e, alzando le traiettorie, tiene il primo gioco a 0 grazie a numerosi errori di Baez, che fatica a giocare a quelle altezze. A 15, invece, l’argentino pareggia mettendo in campo solo prime che sfiorano i 200 km/h.

Nel quarto gioco è l’azzurro a prendere in mano gli scambi, obbligando lo sfidante a eseguire colpi che però non gli riescono. Fioccano quindi errori su errori da parte del sudamericano che, ai vantaggi, concede il break. Subito dopo è Darderi a ricambiare il favore incappando in numerosi gratuiti con il dritto. La terza forza del seeding si procura così due break point, ma Luciano li annulla e sale grazie al servizio sul 4-1.

Palle alte, smorzate, colpi che aprono il campo. Baez va in confusione e diventa sempre più falloso. Darderi, che non sbaglia più una palla, gli strappa ancora il servizio, ma subito dopo subisce una reazione dell’argentino che si riprende uno dei due break e rimane così in scia. Per poco però. I gratuiti con il dritto tornano copiosi nelle fila del sudamericano. Luciano ringrazia, gli strappa nuovamente la battuta e dopo circa mezz’ora di gioco chiude il primo parziale con lo score di 6-2.

Secondo set: Baez mostra tutta la sua garra contro un Darderi meno brillante

Preciso, aggressivo e coraggioso. Darderi conquista pure il primo gioco della seconda frazione, a 30, spostando da una parte all’altra del campo un disorientato Baez che, nonostante il momento appannato, tiene anche lui il suo primo turno di battuta a 30. Il quarto scontro diretto tra i due (Baez avanti 2-1), il primo fuori dai confini argentini e il terzo di questo 2024, procede lineare seguendo la regola dei servizi.

Le parabole alte in risposta tornano a fare male al 19esimo tennista al mondo, che concede palla break. Venendo a rete, però, cancella la chance avversaria e pareggia sul 3-3. La sfida inizia a farsi sempre più equilibrata. Difatti, subito dopo è Darderi a concedere palla break che, con uno scambio molto serrato, diventa break effettivo per la terza testa coronata del tabellone. Per quest’ultimo la fiducia sale, pure nei colpi, che ora escono dalla racchetta con tutta la sua garra.

L’azzurro, però, è bravo a non farsi prendere dallo sconforto rimanendo lì con la testa su ogni punto. Arriva così a palla break. Nelle prime due è preciso Baez, nella terza un po’ meno. Ciò significa break restituito al mittente e 4-4 conquistato. Baez però non accetta di arrendersi così tanto facilmente. Nel gioco seguente si procura ben tre palle break rispondendo alla grande. Alla terza l’obiettivo è raggiunto: strappa la battuta all’avversario e va quindi a servire per il set.

Anche qui missione compiuta servendo alla grande contro un Darderi piuttosto nervoso. Chiude 6-4 con uno stupendo rovescio vincente lungolinea in arretramento dopo quasi un’ora e mezzo di match e obbliga così Darderi agli straordinari. L’incontro si deciderà al parziale decisivo.

Terzo set: Baez prende il pallino del gioco in mano contro un Darderi a tratti nervoso e poco lucido nelle scelte

Pausa toilet break per l’azzurro, così come era successo nei match contro Hardt e Shevchenko, che però non gli dà una boccata d’aria. Luciano è agitato e offre immediatamente due palle break all’avversario nel gioco d’apertura. Baez non le capitalizza – grave il suo errore nella seconda in cui aveva da eseguire una contro smorzata semplice – e permette così all’avversario di tranquillizzarsi.

L’argentino gioca vicino alle righe, recupera ogni palla, ritorna a break point e questa volta non si fa scappare l’occasione. Con un rovescio vincente lungolinea in allungo strappa il break al tennista italiano e avanza sul 2-1 con il servizio a disposizione. Luciano inizia a dubitare di ogni chiamata arbitrale. È palesemente deconcentrato, irritato, poco lucido. Dalla parte opposta della rete, invece, troviamo un Baez in grande spolvero, in piena fiducia, che mette l’anima nei colpi che sferra. Infatti, sale presto sul 3-1.

Nel quinto gioco torna a procurarsi un’occasione di break, ma questa volta Luciano è lucido: gliela cancella e gli rimane quasi appiccicato nel punteggio. Ma c’è sempre il break di mezzo. Nel cambio di campo l’azzurro si fa medicare la schiena. Tornato nel rettangolo da gioco la musica non cambia: è sempre l’argentino a giostrare gli scambi a suo piacimento. Dritti da una parte e dall’altra e Darderi, abbondantemente dietro la linea di fondo, è costretto a rincorrere.

La fine dell’azzurro è vicina. Non è più il giocatore solido e propositivo del primo set. Commette svariati errori e regala nuovamente la battuta. Poco dopo, nonostante Luciano si riprenda uno dei due break con un po’ di incoscienza, la sfida è conclusa. Baez la spunta, in poco più di due ore di tennis, con lo score di 2-6 6-4 6-4 su un Darderi un po’ dolorante nel finale. Ma questo non toglie nulla alla prestazione dell’argentino, bravo a rimanere lì dopo aver perso il primo set e grintoso nel recuperare e stare concentrato quando le cose non si stavano mettendo bene per lui. Successo meritato.

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