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Villa Zuppani ospiterà il Centro per il recupero della fauna selvatica

Il Bellunese avrà di nuovo un Cras. È stato firmato l’accordo di collaborazione per la realizzazione e la gestione del Centro di recupero animali selvatici a Villa Zuppani (località Pasa, Sedico). Un documento sottoscritto da Regione, Provincia e Veneto Agricoltura che ha come obiettivo quello di ripristinare un servizio non più operativo da quasi vent’anni, a causa della carenza di personale tecnico. La struttura infatti sarà chiamata a dare ricovero e cure alla fauna selvatica che ha subito incidenti, solitamente per investimenti stradali.

Nell’accordo, la Provincia di Belluno mette a disposizione a titolo gratuito le sue proprietà di Villa Zuppani e avrà il compito di gestire il Cras, tramite gli agenti di Polizia Provinciale. La Regione Veneto garantisce le risorse economiche indispensabili al funzionamento della struttura. Mentre Veneto Agricoltura, come braccio operativo della Regione, collaborerà attivamente sia nella gestione del Cras sia nella manutenzione delle pertinenze (peraltro già avviata nei mesi scorsi). Il Cras sarà attivato nei prossimi mesi, al completamento dei lavori già avviati necessari per creare la struttura base e tutto quello che serve per il ricovero degli animali.

«Con grande soddisfazione annunciamo la riapertura del Centro di recupero della fauna selvatica di Sedico a Belluno. Un centro di fondamentale importanza, l’unico nel Bellunese» commenta l'assessore regionale a Territorio e Caccia, Cristiano Corazzari. «Questa attivazione, prevista entro la fine dell’anno, è opportuna vista la massiccia presenza di animali selvatici in tutta la provincia, e l’elevata presenza di esemplari in difficoltà, vittime di incidenti. Il centro sarà ospitato negli spazi di Villa Zuppani di proprietà della Provincia, e sarà un progetto prezioso per la nostra fauna e per la tutela della biodiversità».

«Con l’attivazione del Cras si va verso l’integrazione e il completamento del ruolo di Veneto Agricoltura per l’area montana bellunese» il commento di Nicola Dell’Acqua, direttore di Veneto Agricoltura. «L’Agenzia infatti è già presente e operativa sui temi della conservazione della biodiversità agraria, si pensi ad esempio alla conservazione delle razze bovine ed ovine venete presso l’Azienda di Villiago, ove sono già programmate ulteriori attività per il sostegno e lo sviluppo dell’agricoltura di montagna. La gestione del Cras è in linea con i compiti istituzionali di Veneto Agricoltura, poiché la conservazione della biodiversità naturalistica rientra a pieno titolo tra le nostre funzioni previste dalla Giunta regionale».

«Con un grande lavoro sinergico tra Regione, Veneto Agricoltura e Provincia, viene riattivata una funzione che è molto importante per il territorio» commenta la vice presidente della Provincia di Belluno, con delega a caccia e pesca, Silvia Calligaro. «Si tratta infatti di recuperare, curare e rimettere in natura animali selvatici feriti, tutte le specie non cacciabili, che quindi rappresentano un patrimonio sia in termini di biodiversità sia in termini di valorizzazione della natura del nostro territorio. L’importanza di avere un Cras a Belluno potrebbe essere misurata con gli incidenti stradali che coinvolgono la fauna selvatica. Questo servizio è impegnativo, come dimostra la presenza di diversi enti e l’impegno forte della Regione Veneto, ma funzionale a valorizzare il patrimonio naturalistico». «Questa convenzione poi - aggiunge il presidente della Provincia, Roberto Padrin - è il primo passo di un più ampio progetto di valorizzazione di Villa Zuppani, dove già oggi c’è un centro di specializzazione in gelsibachicoltura e dove Veneto Agricoltura, con visione lungimirante, sta realizzando un grande polo bio».

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