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Paola è la prima vittima di West Nile, aveva 80 anni: disinfestazione nei giardini vicino alla sua abitazione

Paola è la prima vittima di West Nile, aveva 80 anni: disinfestazione nei giardini vicino alla sua abitazione

foto da Quotidiani locali

In Friuli Venezia Giulia è il primo caso di morte associata al virus West Nile. Non ce stato nulla da fare per Paola Bot, l’anziana di 80 anni ricoverata dal 12 luglio nel reparto di Neurologia dell’ospedale di Pordenone per febbre legata a sintomi neurologici. Eseguite tutte le valutazioni del caso, martedì alla donna è stata diagnosticata e accertata l’infezione. Si è spenta la notte tra giovedì e venerdì quando le sue condizioni si aggravarono ulteriormente. Con la scomparsa della signora Bot sale a due la conta delle vittime causate dal virus in Italia, dopo il decesso di una 45enne veneta a febbraio.

Il cordoglio

L’anziana risiedeva nella frazione di Villotta di Chions assieme al marito Sergio, travolto dal dolore dopo aver appreso la scomparsa della moglie, in una villetta a schiera in via San Marco. Paola lascia anche le figlie Alessandra, Daniela e Silvia.

Sotto shock anche i vicini di casa della donna, che hanno ricordato Paola come una persona buona e sempre pronta ad aiutare il prossimo. Parole di cordoglio e vicinanza alla famiglia sono state espresse anche dall’amministrazione comunale. «Ci siamo svegliati con una notizia che non avremo voluto sentire, anche se sapevano che le condizioni della signora erano molto gravi – ha dichiarato il sindaco di Chions Laura Doro –. L’intera comunità si stringe attorno ai familiari in questo momento di grande tristezza». I funerali saranno celebrati lunedì, alle 17 nella chiesa parrocchiale di Villotta di Chions.

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La bonifica

Al dolore per la scomparsa di Paola si aggiunge anche la preoccupazione che nei paraggi dell’abitazione della famiglia possano essere presenti altre zanzare infette. Pertanto, il Comune e l’azienda sanitaria sono corsi subito ai ripari. Ieri mattina, fa sapere il direttore del reparto di Infettivologia dell’Asfo, Massimo Crapis, è stata incaricata una ditta di effettuare un intervento larvicida in tutte le abitazioni posizionate a meno di duecento metri dalla casa dove abitava la signora.

La disinfestazione si è concentrata nei giardini privati e per lo più nei pozzetti dell’acqua, dove solitamente si concentrano le zanzare. «Si tratta di un intervento straordinario – precisa il sindaco Doro –, che si aggiunge a quelli ordinari che realizziamo in estate e autunno nelle aree pubbliche più sensibili. Ciò che tutti auspichiamo è che si sia trattato di un caso isolato».

L’esperto

Come ha ribadito Crapis la situazione continua a restare sotto controllo. «Ci siamo trovati di fronte a un caso autoctono – ha spiegato il direttore –, considerando che la signora non era rientrata da viaggi o aveva soggiornato in paesi a rischio. A oggi non siamo preoccupati, tuttavia non escludiamo nemmeno che nei prossimi giorni potrebbero sorgere altri casi. Episodi di una gravità analoga a quello della signora, che purtroppo è venuta a mancare, hanno l’un per cento di possibilità di presentarsi. Pertanto, escludiamo che il tasso di gravità del virus possa essere aumentato rispetto al passato».

Anche la situazione all’interno del nosocomio, così come nel reparto in cui era ricoverata l’anziana, è sotto controllo. «L’ospedale continua a essere un luogo sicuro – spiega Crapis –. Il virus non è in grado di completare il proprio ciclo di riproduzione all’interno dell’essere umano; ragion per cui non si è resa necessaria nessuna opera di bonifica dei locali interni. Paradossalmente, anche se delle zanzare avessero punto la signora non c’è alcun rischio che abbiano contratto il virus».

I consigli

Infine, il direttore dell’infettivologia dell’Asfo ricorda che a oggi non esiste alcun vaccino in grado di contrastare il virus West Nile. Pertanto, oltre alle misure messe in campo dal dipartimento di prevenzione della Regione, l’arma più efficacie che ogni singolo cittadino può adottare è la prevenzione individuale. Oltre a spruzzarsi il repellente all’imbrunire e durante le ore serali, Crapis consiglia di bonificare nei giardini delle abitazioni private, per quanto possibile, le pozze d’acqua e i tombini, due zone dove tendono a concentrarsi maggiormente le zanzare. «L’ideale – conclude – è tenere abbassate le zanzariere considerando che si tratta di un tipo di insetto che predilige i luoghi chiusi». —

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