World News in Italian

No al patrocinio per Italia-Israele, le condizioni di De Toni: «Incasso da devolvere alle vittime della guerra»

UDINE. «Se le trattative diplomatiche portassero a un cessate il fuoco e alla liberazione degli ostaggi, o il ricavato della partita fosse donato in favore delle vittime civili della guerra, il contesto sarebbe completamente diverso e cambierebbe anche la nostra valutazione».

Quindi, allo stato attuale, non ci sono per il sindaco Alberto Felice De Toni i margini per un dietrofront sul «no» al patrocinio richiesto dalla Federcalcio per Italia-Israele, che si disputerà il 14 ottobre allo stadio Friuli.

[[ge:gnn:messaggeroveneto:14483973]]

Una posizione, quella del Comune, che non è dunque destinata a mutare, considerando l’attuale scenario. E non potranno sortire l’effetto neppure le iniziative politiche che le forze dell’opposizione (e della maggioranza) rappresentate in Consiglio comunale sembrano disposte a prendere.

Le parole del sindaco

«Se il contesto non cambia non può cambiare la nostra scelta. Come ho già sottolineato saremmo disponibili a concedere il patrocinio del Comune di Udine se si verificassero condizioni che cambiano il contesto attuale – indica il primo cittadino –. Non possiamo far finta che non ci sia una guerra che da entrambe le parti ha portato alla morte migliaia di civili fra cui molte famiglie e bambini. Se questa partita, oltre ad essere un grande evento sportivo, fosse anche un’occasione per promuovere la pace, come sindaco sarei felice di dare il mio sostegno».

Il consiglio comunale

Lunedì la questione potrebbe approdare in Consiglio comunale. L’opposizione sta valutando se presentare una mozione per chiedere al sindaco di tornare sui propri passi sulla concessione del patrocinio.

Un documento che potrebbe trovare il sostegno nel Terzo polo, che si è espresso in maniera critica rispetto alla decisione dell’esecutivo, “schierando” in questi giorni anche i propri maggiorenti regionali e nazionali.

L’associazione Italia-Israele

L’associazione Italia-Israele di Trieste intanto chiede al Comune di annullare il provvedimento di diniego del patrocinio, «in favore di una vera pace e soddisfazione di tutti».

«Purtroppo – scrivono i referenti del sodalizio in una nota – siamo alle solite prese di posizione a favore della Palestina (leggi Hamas) di chi evidentemente ignora quali siano le ragioni e le motivazioni del conflitto in Gaza. Ma questo orribile atto non è stato che la punta di un iceberg, sebbene abnorme».

L’appello della lega

«Il sindaco De Toni ascolti l’appello lanciato dalle pagine del Messaggero Veneto da parte di Noemi Di Segni, presidente dell’Ucei, non presti il fianco a chi fomenta odio e antisemitismo – indica Marco Dreosto, senatore e segretario regionale della Lega –. Non dia l’assist agli odiatori dello Stato di Israele, a simpatizzanti di Hamas e al fanatismo islamico che vorrebbe la cancellazione dello Stato ebraico. Dimostri responsabilità riconoscendo l’errore e dia il patrocinio alla partita».

Читайте на 123ru.net