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Fadalto, i detriti della frana saranno trasportati sotto il viadotto della A27

L’Anas ha annunciato la sospensione dei cantieri estivi per consentire la fluidità del traffico. Ma sul Fadalto, invece, le imprese incaricate dalla società stanno accelerando i lavori dello sgombero dei materiali della frana. I camion che raccolgono i detriti e le trasferiscono poco lontano stanno infatti compiendo non più 20 ma il doppio di viaggi al giorno, quindi 40. Ogni viaggio trasportano 300 quintali di sassi, rocce e terra. Al lavoro le imprese della ditta Deon, in provincia di Belluno. I percorsi di trasferimento sono brevi. Il materiale viene depositato a pochi chilometri di distanza, all’inizio della valle, ai piedi degli alti piloni dei viadotti autostradali.

Non certo per rinforzarli, perché non ne hanno bisogno, ma semplicemente come parcheggio, magari in attesa che il grumo lapideo trovi mercato. Nel corso del recente vertice con la Regione, le amministrazioni comunali di Vittorio Veneto e di Alpago, Anas, Autostrade, Rfi, la stessa società autostradale ha escluso - su precisa domanda delle autorità municipali vittoriesi - problemi ai piloni a seguito della frana. Il movimento di terra aveva invece invaso parzialmente i binari, oltre alla sede stradale.

Ecco, dunque, che gli scarichi vengono recuperati da un’altra ruspa che provvede a sistemarli e a compattarli. Tutto perfettamente in ordine; quindi nulla che sa di abbandonato. Si sa, tra l’altro, che nel prossimo mese di marzo dovrebbe aprire il cantiere della Variante di Longarone, da Pian di Vedoia sino a Castellavazzo e che in quel caso sono previsti lunghi chilometri di rilevato, Una destinazione, dunque, potrebbe essere proprio questa. «Se il meteo ci assiste, la bonifica del corpo di frana potremmo terminarla prima di Ferragosto» accennano gli stessi operai. Tre le ruspe in movimento. Nessuno ha accessibilità al tratto di Alemagna coinvolto.

Ieri, peraltro, all’altezza dell’ingresso autostradale di Savassa è comparso un cartello, accanto a quello che devia per l’A27, che così precisa: “Località e Lago Morto raggiungibili. Attività commerciali aperte”. L’Anas ha dunque accolto la richiesta dei commercianti di San Floriano, Nove e Fadalto Basso che da una settimana non vedevano un cliente che fosse uno. Il distributore di benzina, i quattro bar e la cucina ristorante lungo l’Alemagna e presso la spiaggia del lago sono puntualmente in attività. Domani, proprio in riva al lago sono infatti attesi, come nella media dai 300 ai 500 villeggianti. Domenica anche di più. Come è accaduto sabato e domenica scorsi, è probabile che oggi e domani s’intensifichi il flusso automobilistico con le auto in uscita al casello di Fadalto e la formazione di lunghe code, anche di chilometri, dal momento che a disposizione ci sono soltanto uno sportello per la cassa comune, quello per le carte di credito ed un terzo per il telepass.

Tanti automobilisti diretti in Alpago, infatti, di solito usufruivano della statale Alemagna. Da ieri, comunque, la società Autostrade ha liberato la tratta Vittorio Veneto Nord fino a Belluno dai cantieri in corso. Da venerdì 19 luglio, comunque, la società Autostrade ha liberato la tratta Vittorio Veneto Nord fino a Belluno dai cantieri in corso. Quanto al Fondo Fadalto, il cui regolamento sarà diffuso quanto prima, «l’utilizzo della A27 è per tutti, al momento, l’unica soluzione di mobilità – dichiara il sindaco Mirella Balliana -. È una misura eccezionale e urgente, che può solo in parte mitigare il disagio, ma almeno contribuire alle spese quotidiane dei cittadini».

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