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In consiglio a Belluno il gruppo Forza Italia. La Grua e Ferro aprono con riserva

Forza Italia sbarca in consiglio comunale. Ufficialmente. È stata infatti protocollata a Palazzo Rosso la costituzione del gruppo. Ne fanno parte Francesco La Grua e Roberto Ferro, che a maggio hanno aderito al partito guidato in Veneto da Flavio Tosi e che facevano parte del gruppo Più Forti Insieme.

I due consiglieri erano usciti dal gruppo Lega, con il quale erano stati eletti nel 2022 «per rilanciare l’iniziativa programmatica del Comune stimolando in maniera propositiva l’azione sulle materie che gli sono proprie», avevano dichiarato allora.

A un paio di settimane dal debutto del “Patto per Belluno” di Sandra Mella e Celeste Balcon, che cancellando il nome del sindaco dalla precedente denominazione “Noi con Oscar” qualche segnale evidentemente hanno inteso darlo, seppur rimanendo nel perimetro della maggioranza, ora una nuova svolta a Palazzo Rosso con la nascita del gruppo forzista.

Quel gruppo che il consigliere Lorenzo Bortoluzzi, a capo di Belluno al centro (la civica più numerosa a Palazzo Rosso) aveva detto che non sarebbe mai nato, all’indomani dell’annuncio dell’entrata in FI di La Grua e Ferro: «Nel 2022 avevamo concordato con il partito di sostenere la candidatura di Oscar De Pellegrin senza mettere il nostro simbolo», aveva dichiarato Bortoluzzi. «Una scelta che confermo: fino al 2027 terremo questa posizione, la lista Belluno al centro è civica e nessun gruppo di Forza Italia sarà costituito in consiglio comunale».

E invece il gruppo è nato. Da capire la posizione che terrà in aula, dato che dopo la loro uscita, lo scorso anno, dalla Lega, La Grua e Ferro erano stati di fatto allontanati anche dalla maggioranza tanto da non essere nemmeno più chiamati alle riunioni informali, sebbene i due avessero dichiarato solo un cambio di gruppo e non una volontà di uscire dalla coalizione di governo, tant’è che non hanno mai votato contro alcun provvedimento portato in aula.

Sentito sull’argomento il neo capogruppo di Forza Italia La Grua si limita a dire: «Confermiamo piena disponibilità a dialogare col sindaco, se vi sarà il giusto rispetto dei ruoli». Una frase di apertura, ma che evidenzia anche la necessità della giusta considerazione che dovrà essere data ai due consiglieri, tanto più ora che sono rappresentanti di un partito del centrodestra e non un semplice gruppo civico.

Partito che sostiene il sindaco, e che ha un quadro dirigente capogruppo del gruppo più numeroso. Il sindaco ha più volte ribadito la sua posizione in merito a La Grua e Ferro: «Devono dimostrare di essere maggioranza, ammettere gli errori fatti e dimostrare fedeltà», ha sempre sostenuto De Pellegrin. La costituzione del gruppo forzista pone ora un nodo che non si può ignorare.

La palla passa dunque nelle mani del sindaco, che forse in questi mesi aveva sottovalutato la posizione dei due consiglieri, ma che ora, viste anche le concomitanti scelte del nuovo “Patto per Belluno”, dovrà iniziare a considerare che non ascoltare quattro consiglieri comunali potrebbe essere abbastanza pericoloso per la tenuta della sua compagine amministrativa.

A Palazzo Rosso siedono infatti 32 consiglieri. Dodici in minoranza, venti in maggioranza. Tecnicamente. Ma con quattro voti che potrebbero essere in bilico (senza dimenticare altri malumori mal celati in maggioranza da parte di almeno un altro consigliere), un ragionamento va sicuramente fatto in seno alla maggioranza.

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