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Trieste, Park San Giusto e Comune: uno scambio sull’ascensore

TRIESTE. Se n’era parlato all’inizio come di un progetto ambizioso, capace di valorizzare a pieno i già molto apprezzati ascensori che sbucano a San Giusto. Ma, ad oggi, il complesso afferente all’omonimo parcheggio cittadino è ancora acefalo: la stazione d’arrivo degli ascensori – che partono da via del Teatro Romano e arrivano a pochi passi dalla Cattedrale – a più di tre anni di distanza non è stata costruita.

Un piano d’intervento, come si vedrà, esiste e sarà forse ultimato dopo l’estate: i lavori potrebbero iniziare il prossimo inverno cosicché, se fosse necessario chiudere gli ascensori, il flusso di turisti che lo utilizzano in massa durante la bella stagione non ne risentirebbe. Eppure, nonostante il successo indiscusso raccolto in questi anni dall’impianto, quella della stazione d’arrivo in via Capitolina 37 è una storia accidentata, che va ripercorsa per intero se si vogliono immaginare gli sviluppi futuri.

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Aprile 2021. L’inaugurazione dei due ascensori di Park San Giusto fa felice ingegneri e triestini: i primi, perché è il primo sistema “ettometrico” a tecnologia avanzata costruito in città; i secondi, perché il suo utilizzo, anche senza posteggiare l’automobile all’interno parcheggio, diventa una comodissima scorciatoia per raggiungere il Colle evitando di affrontare la salita.

Nella concitazione generale, si accenna fiduciosi all’imminente allestimento di un’adeguata stazione d’arrivo per gli ascensori a San Giusto. Ma, come per molti altri cantieri in quel periodo, la pandemia costringe a rinviare tutto a data da destinarsi.

Agosto 2022. Un anno dopo è ancora tutto fermo. Ma il gruppo Interparking, che gestisce Park San Giusto, dà nuove coordinate: a febbraio 2023, via con i lavori. Non solo. Viene divulgato il progetto firmato da Gianluca Paron che, come detto, appare ambizioso nonché finanziariamente significativo: 300 mila euro di investimento, per creare una struttura in vetro riflettente e anti-sfondamento circondata dal verde.

E arriviamo così all’oggi. Perché, dopo quell’annuncio di due estati fa, non se ne è più saputo nulla. È comparsa qualche settimana fa una recinzione, ma da Interparking fanno sapere che si tratta solo di manutenzione ordinaria. Peraltro, l’assenza di una stazione d’arrivo degli ascensori non è semplicemente un vizio estetico: c’è anche un fattore di accessibilità e di sicurezza, visto che il complesso è stato pensato per essere rifinito da una specifica copertura.

Qual è stato l’intoppo? «Abbiamo dovuto fare delle verifiche supplementari», spiega il consulente del gruppo Interparking Franco Sergas. «Prima c’è stata la pandemia – prosegue Sergas – poi il problema di sintonizzare il progetto, dal punto di vista architettonico, alla riqualificazione in corso a San Giusto».

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All’orizzonte, però, si profilano delle novità. «Stiamo iniziando di nuovo la pratica con il Comune – spiega Sergas –. In settembre ci attiveremo per discuterne, la speranza è di farlo in inverno». Tuttavia, chiarisce Sergas, non verrà riesumato il progetto presentato due estati fa. Anche perché, in questo caso, l’accordo è differente: «Sarà una compensazione per sette posti auto messi a disposizione dal Comune», risponde Sergas. Ma i numeri «non saranno quelli iniziali».

Così questa potrebbe essere la volta buona per dare un volto appropriato all’uscita degli ascensori. In ogni caso, Sergas sottolinea lo sforzo di Interparking per la gestione del complesso: «È un impegno non da poco, soprattutto quando arrivano le navi da crociera o passano tanti pullman». Detto ciò, «i rapporti con il Comune rimangono ottimi e non ci sono contrasti».

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