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Cantieri sulle strade:  Anas sospende i lavori sull’Alemagna per l’esodo di agosto

Cantieri sulle strade:  Anas sospende i lavori sull’Alemagna per l’esodo di agosto

foto da Quotidiani locali

Ancora un fine settimana di passione per gli automobilisti diretti sulle Dolomiti. Stamane e domani mattina sono previste code a Pian di Vedoia, in uscita dall’autostrada e all’ingresso nella statale Alemagna. È probabile qualche attesa, seppur limitata, anche al casello di Belluno-Cadola. Sempre in mattinata bisognerà munirsi di pazienza anche salendo da Vittorio Veneto Nord e dovendo uscire al casello di Fadalto; una settimana fa l’attesa era anche di un’ora; tutti in fila sulla corsia a destra. È saggio, riscontrando questa situazione, proseguire per Belluno. Il disagio si ripeterà domenica mattina e al rientro, nel pomeriggio. Dovrà riamarsi di pazienza chi salirà verso Cortina e chi a Tai svolterà per il Comelico e Lorenzago.

Siamo sulle strade Anas, l’Alemagna, la 51bis, la 52 Carnica. Ieri l’Anas ha annunciato che, in previsione dell’aumento dei flussi veicolari dovuti agli spostamenti per l’esodo estivo, per facilitare la circolazione rimuoverà dal 27 luglio al 3 settembre 906 cantieri, il 70% dei cantieri ad oggi attivi (1.278); 12 di questi si trovano anche in provincia di Belluno.

Ma, appunto, bisognerà aspettare la settimana prossima. «In vista dell’esodo estivo», ha spiegato l’amministratore delegato Aldo Isi, «abbiamo potenziato i presìdi su tutto il territorio nazionale e limitato la presenza dei cantieri con l’obiettivo di rendere più agevole e sicuro per tutti gli utenti il viaggio lungo gli itinerari di breve, media e lunga percorrenza della nostra rete».

Eppure, come ammette la stessa Anas, Viabilità Italia prevede bollino rosso nella mattinata di oggi, e nel pomeriggio di domani. Da oggi dalle 8 a domenica divieto di transito dei veicoli pesanti. Ma in quali cantieri impatta un automobilista in transito per la 51 di Alemagna? Al km 68 trova un restringimento di carreggiata, fino al 31 luglio (è in atto da fine maggio). Siamo sul Ponte Cadore, dove è in corso un’ispezione con seguito di interventi. Più avanti, al km 77, 230 e per 300 metri, vige, ormai dal 20 aprile, un senso unico alternato. Tale resterà fino al 19 ottobre prossimo. Siamo a Valle. Altro senso unico alternato, 5 km più avanti, ma per fortuna in esaurimento: San Vito. Due chilometri più avanti, restringimento di carreggiata: è presente dal 10 giugno e continuerà fino al 31 gennaio del prossimo anno. Proseguiamo per 2 km, ed ecco un nuovo senso unico alternato: verrà stoppato definitivamente il prossimo 2 agosto. Nel frattempo abbiamo superato le tre varianti di Tai, Valle e San Vito, dove i cantieri rimarranno aperti per un altro anno e mezzo, senza interferire in maniera grave sul traffico dell’Alemagna, salvo che tra Valle e Venas.

Anas segnala altri due cantieri sulla 51bis di Alemagna, che, come si sa, inizia a Tai. La carreggiata comincia a restringersi nei primi 250 metri; qualche problema, avverte l’Anas, fino al 2 agosto. E fino al 9 del prossimo mese anche al km 7,450 per un secondo restringimento di carreggiata. Possiamo dirlo? Sta peggio l’automobilista che percorre la 52 Carnica. In nemmeno 20 chilometri incrocia 4 cantieri. A Pelos, chi scende da Lorenzago, o chi sale dal Ponte Nuovo, viene bloccato da un semaforo che fa accedere a un senso unico alternato per i lavori presso il ponte del posto. Anche in questo caso, l’interruzione del cantiere è prevista dal 2 agosto. Avanti 12 km, appena superata la galleria Comelico la novità degli ultimi giorni: il restringimento della statale attraverso il primo ponte. Ancora poche centinaia di metri e arriva un senso unico lungo 900 metri, quello della galleria paramassi di Laste, ai piedi di Coltrondo. Il cantiere sarà sospeso dal 4 agosto.

A S.Stefano l’ennesimo senso unico alternato, per 400 metri, fino al 31 ottobre. Nemmeno 3 km più avanti, prima di Sega Digon, i lavori sulla parete a monte. Anche in questo caso si va avanti fino a fine ottobre. «È evidente che in queste condizioni», commenta il sindaco Comis, «avremo tutte le ragioni di richiedere le sospirate compensazioni una volta che di notte saremo imprigionati dai lavori in galleria».

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