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Pozzo guida Ozegna «Impegno e costanza, pronto a fare bene»

Ozegna

La carriera amministrativa di Federico Pozzo, 27 anni ad agosto, vicesindaco ad Ozegna e ora facente funzioni del sindaco, è stata rapida quanto brillante. In municipio per la prima volta a a 18 anni, Pozzo è diventato ben presto il pupillo dell’ex sindaco Sergio Bartoli, è cresciuto al suo fianco e nel 2021 è stato premiato con l’incarico di vice sindaco. Martedì, in seguito alla decadenza di Bartoli per l’incompatibilità tra la carica di primo cittadino e quello di consigliere regionale, Pozzo è diventato di fatto vice con poteri da sindaco, ruolo che rivestirà fino alla prossima finestra elettorale.

«Ho cominciato come consigliere a 18 anni, sono stato il secondo più votato nel 2016 e mi è stata data fiducia: mi sono occupato di sport, giovani e rapporti con gli enti e tante altre cose, imparando molto. Sono stato anche segretario della Pro loco di Ozegna nello stesso periodo. Nel 2021 sono stato il candidato più votato e Bartoli mi ha rinnovato la fiducia come suo vice. In questi anni ho potuto maturare e lavorare su molte questioni amministrative e mi sento pronto a raccogliere il testimone».

Fondamentale il rapporto con Bartoli: «Ho svolto questo ruolo di vice con passione e impegno, sotto la guida illuminata di Bartoli. Grazie alla sua leadership e al suo esempio, il nostro Comune ha conosciuto significativi progressi, diventando un luogo sempre più accogliente e prospero. Con l’insediamento di Bartoli in consiglio regionale mi trovo a dover assumere le sue funzioni e responsabilità come sindaco di Ozegna. Per me è un onore poter rappresentare e lavorare per il mio paese e questo compito mi riempie di emozione e mi spinge a dare il massimo. Porterò avanti con determinazione e costanza i progetti e le iniziative che hanno reso il nostro Comune un modello di efficienza e solidarietà».

Le difficoltà maggiori riguarderanno il saper coniugare i nuovi impegni amministrativi con quelli lavorativi: «Questa è forse la parte più impegnativa. Mi piace il mio lavoro, sono un agente immobiliare, e l’amministrazione e la politica sono una passione. Non voglio rinunciare a nessuno dei due, anzi voglio continuare a lavorare in proprio perché credo che impegno politico e vita lavorativa siano indispensabili l’uno all’altro e permettano di rimanere indipendente».

Lo sguardo è al futuro: «Proseguiremo i lavori al bar del Palazzetto dello sport, appaltando nuovamente la gestione. Questo, oltre ad un introito per il Comune, ci permetterà di presidiare meglio la zona e avere una nuova attività in paese. C’è, poi, la questione del castello, acquistato e da sistemare». Uno dei primi impegni sarà riequilibrare le presenze in giunta: «Nominerò nei prossimi giorni un assessore, scelto tra uno dei consiglieri comunali». —

Valerio Grosso

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