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Tutti in bici per una notte, lo spettacolo della Bike Night: da Udine a Ugovizza oltre 630 ciclisti sull’Alpe Adria

Tutti in bici per una notte, lo spettacolo della Bike Night: da Udine a Ugovizza oltre 630 ciclisti sull’Alpe Adria

foto da Quotidiani locali

UDINE. Casco ben allacciato e luci accese, di notte. La passione per la bici è rimasta sveglia tra sabato 20 e domenica 21 luglio, quando un entusiasta, colorato e luminoso serpentone di appassionati ha dato vita alla festa della bici, la Bike Night Alpe Adria 2024, che ha illuminato il centro di Udine fino alle Alpi con più di 630 cicliste e ciclisti, di tutte le età e provenienti anche da fuori regione, a firmare il record di presenze della manifestazione.

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Alla partenza, a Udine, uno starter d’eccezione come il campione di ciclismo bujese Alessandro De Marchi.

Giunta all’ottava edizione, la Bike Night, da Udine a Ugovizza, era la terza e ultima tappa del tour 2024 delle pedalate notturne di 100 chilometri organizzate da Witoor. C’erano davvero tutti per la notte in bici più lunga dell’anno: la partecipazione di tante cicliste (20% del totale), di giovani e meno giovani, di gruppi di amici, per un corteo di luci ed entusiasmo trasversale e colorato.

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Un’energia che ha iniziato a riempire piazza Libertà dalle ore 21, e cresciuta ora dopo ora, quando sono arrivati nel cuore di Udine iscritti da ogni parte d’Italia. A vivere l’attesa in piazza anche la ciclofocacceria Mam, Musica e atmosfera elettrizzante per quello che è diventato uno degli eventi in bici non competitivo che coinvolge più partecipanti in Friuli Venezia-Giulia e che quest’anno ha confermato numeri e gradimento altissimi.

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Dalle 23.30 è iniziato l’incolonnamento dei ciclisti per la partenza. In piazza Libertà a dare il via un gradito ospite a sorpresa, Alessandro De Marchi, ciclista professionista di Buja: «Sono felice di aver dato il via a una competizione che permette di vivere l’andare in bicicletta in un modo completamente diverso da quello agonistico, è bello vedere tanta gente che non ha l'ossessione del risultato ma solo il piacere di stare in giro e godersi l’emozione».

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A salutare il gruppo dei ciclisti per il Comune di Udine sono intervenuti Ivano Marchiol, assessore alla Viabilità, lavori pubblici e verde pubblico, e Alessandra Facchin, assessore alle Politiche Giovanili: «Siamo entusiasti per una manifestazione che ogni anno rilancia Udine e il suo territorio come attrattivo e sensibile verso la mobitilità sostenibile».

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Poi il conto alla rovescia fino a mezzanotte, quando gli oltre 600 partecipanti sono partiti, scortati dalla polizia municipale fino all’inizio dell’ippovia del Parco del Cormor.

Ad attenderli un percorso cicloturistico lungo l’Alpe Adria, una delle più belle ciclovie d’Europa, diviso tra lo sterrato fino a Gemona e il tracciato asfaltato dell’ex ferrovia fino a Ugovizza. La pedalata prevedeva come sempre tre ristori e la colazione Alla Vecchia Stazione di Ugovizza. Il gruppo è sempre stato scortato dall’assistenza meccanica e medica.

Tante storie che si sono mescolate durante la notte, in un filo luminoso che si è via via sgranato strada facendo. Ogni ristoro è stato un momento per rifare il pieno di energie e scorte di ci-bo: a Buja, dopo 25 km, grazie all’Hotel Suite Inn Udine e l’associazione borc Ursinins Grant, a Venzone alla Pasticceria d’Altri Tempi, dopo 52 chilometri, con i cornetti caldi di Vincenzo Aiello, e alla Stazione di Chiusaforte, al chilometro 73, grazie alla Cooperativa La Chiusa.

Il fascino del pedalare al buio e una notte di luna piena ha trascinato il gruppo lungo il dislivello costante del tracciato. Il sentirsi parte di un evento unico nel suo genere ha dato l’energia a tutti i partecipanti per superare le tante ore in sella e i 100 chilometri della distanza prevista.

Molti friulani tra i ciclisti, che hanno riscoperto la loro regione in uno scenario insolito, così come in crescendo gli iscritti da fuori provincia: da Trieste, Gorizia, Pordenone ma anche da altre regioni d’Italia, per un evento che attira ogni anno nuovi visitatori in Friuli.

Consistente anche la partecipazione femminile, con il 20% delle presenze. La gioia di aver costruito un ricordo memorabile, la scoperta di nuovi limiti personali, la sorpresa di vivere territori in modo nuovo: tante sensazioni che si sono mescolate e creano il mix unico tipico delle Bike Night.

Nonostante le condizioni non ottimali dell’ippovia del Cormor, dopo i temporali di venerdì sera, il percorso è risultato agibile sempre in sicurezza. Con l’arrivare dell’alba i partecipanti hanno ritrovato le energie necessarie raggiungere Ugovizza, con la colazione offerta da La Vecchia Stazione. I primi arrivi sono stati registrati dalle 4.30, gli ultimi intorno alle 9.

«È anche grazie alla Bike Night che si promuove il territorio, in modo partecipativo e innovativo», commenta Simone Dovigo, presidente Witoor, «offrendo un viaggio da ricordare e raccontare agli altri, ed è proprio l’intreccio di storie, emozioni e tipologie diverse di partecipanti l’impatto più significativo della Bike Night». «Dopo 10 anni continuiamo a pensare che la bici sia sempre più di tutti, a tutte le ore: - continua Dovigo - con Bike Night accendiamo la passione del cicloturismo in tante persone che non avevano mai percorso 100 km. E abbiamo scelto format nuovi per l’Italia, come pedalare di notte: un’esperienza magica e sorprendente che ha saputo esaltare la passione per la bici in Friuli». La Bike Night Alpe Adria, grazie alla ciclovia «è ormai la tappa più spettacolare del tour, sia per la bellezza della ciclabile sia per la calorosa partecipazione dei friulani, e il record di presenze di quest’anno conferma tutto questo».

«Un’opportunità incredibile per lo sviluppo del cicloturismo in Friuli – spiega Dovigo - perché un’esperienza così penetrante, per l’orario inconsueto e la varietà dei contesti, è uno strumento di promozione efficace».

La tappa di Udine è stata infatti realizzata come ogni edizione con la collaborazione dell’Hotel Suite Inn, albergo bike-friendly da sempre promotore di una fruizione cicloturistica della città di Udine.

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